Questa mattina, ad una settimana esatta dall’incendio di Campo Imperatore ci siamo recati presso la località di Fonte Vetica per osservare con i nostri occhi, quali danni l’incendio avesse causato alla piana e all’area boschiva circostante.
Da quel che abbiamo potuto osservare, i focolai sembrerebbero essere partiti proprio al ridosso della strada ad un centinaio di metri da Mucciante, dove ci sono delle aree adibite al pasto e alla cucina.
L’incendio è divampato proprio nel mezzo della piana e questo è quel che abbiamo trovato.
Questo che vedete in allegato, come potete osservare, è un pacco di sale fino che probabilmente è stato utilizzato dai presenti per cucinare.
Per terra, erano presenti delle pietre messe in circolo per favorire la brace stile barbecue.
Queste sono delle bottiglie ammucchiate al suolo, vicino alle aree dove sono divampati i roghi.
Sul posto erano presenti anche delle sdraio di plastica e numerose buste, che con il vento sono volate per tutta la piana.
Notate come l’area colpita dall’incendio non sia troppo estesa in lunghezza, mentre lo è in larghezza.
Sul perimetro, anche oggi, erano presenti i Vigili del Fuoco. Una squadra aquilana, un’altra teramana alla quale apparteneva il D.O.S. Direttore delle Operazioni di Spegnimento.
Parlando con i pompieri, ci è stato detto che sono andati in fumo circa 50 ettari di superficie. Apparentemente le aree dei boschi bruciati sembrerebbero “ristrette”, ma il fuoco camminando nel sotto bosco continua ad alimentare dei focolai.
Sul posto, infatti, anche un elicottero della Regione, in quanto non disponibili i Canadair impegnati in altre operazioni di spegnimento. Tutta Italia, in questo periodo, è sotto tiro dei piromani, la grave siccità che sta colpendo il nostro Paese non aiuta, ma risulta inconcepibile trovare uno scempio simile nel cuore del Parco Nazionale.