Feste di Natale blindate: 70.000 agenti vigileranno sul rispetto delle norme

Feste di Natale ‘blindate’.

Attenzione nei controlli alle principali arterie di traffico e nelle stazioni per vigilare sul rispetto delle norme e delle limitazioni che riguardano gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e, tra i Comuni, nelle giornate di Natale, S.Stefano e Capodanno.

Ci saranno forze polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo“. Così la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Sky TG24 Live In Courmayeur sui controlli in vista delle festività natalizie. “Lo faranno con senso di equilibrio perché dal momento in cui teniamo aperto i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento“. “Sicuramente faremo dei controlli più incisivi alle frontiere e negli aeroporti per chi entra e chi esce – ha continuato -. Dobbiamo stare davvero attenti perché l’esperienza di quest’estate non è stata un’esperienza positiva. Dobbiamo evitare una terza ondata“.

Sarà un Natale di sacrifici, dovremo continuare con delle limitazioni alla nostra mobilità anche tra Comuni oltre che tra regioni. Proprio nel periodo natalizio dovremo allontanarci dalle nostre tradizioni, del Natale tutti insieme. Un sacrificio necessario che ci consentirà poi di affrontare l’anno nuovo in maggiore sicurezza“, ha detto ancora Lamorgese.

Le regole per le festività natalizie non devono essere considerate delle costrizioni ma delle responsabilità verso gli altri – ha scritto in un lungo post su Facebook il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia -. È triste assistere al teatrino di una parte dell’opposizione che invece di mettersi al servizio del Paese per fronteggiare l’emergenza, soffia continuamente sul fuoco delle sofferenze. Salvini da mesi passa da ‘apriamo’ a ‘chiudiamo’ tutto. Le sue dichiarazioni irresponsabili contro le restrizioni, sia nella prima che nella seconda ondata, sono purtroppo parte della storia di questa pandemia“.

Foto di Emanuele Valeri

Fonte: ansa.it