Ne è pieno il mondo di angoli nascosti, di paesi sperduti, di isole tutte da scoprire, di paesaggi da visitare e ammirare; anche l’Appennino, come più volte abbiamo visto, ha da offrire angoli inesplorati che vale assolutamente la pena di conoscere, perché anch’essi legati ad una storia sconosciuta che ha legami forti con le nostre montagne. Per questo oggi vogliamo parlarvi del borgo di Laturo, “l’irraggiungibile” borgo di Laturo, in Abruzzo, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Perché “irraggiungibile” vi starete domandando; ebbene, il borgo di Laturo venne costruito nell’antichità su uno sperone di roccia, è sprovvisto di una strada accessibile e soprattutto non dispone dei comuni servizi. Si può infatti raggiungere il piccolo borgo solo a piedi, percorrendo antiche mulattiere e un vecchio tratturo; un vero e proprio “borgo fantasma”, un luogo suggestivo ma allo stesso tempo affascinante che ha spinto anche l’ultima famiglia, intorno agli ’70, ad abbandonarlo definitivamente.
L’obiettivo è tuttavia quello di far rinascere Laturo e grazie all’iniziativa di Federico Panichetti, una guida escursionistica e presidente dell’Associazione “Amici di Laturo”, adesso sembra di nuovo possibile. Federico scoprì il piccolo borgo fantasma nell’anno 2011, durante un’escursione in solitaria; seguì alcuni vecchi pali della corrente che lo condussero in questo angolo sperduto in cui rovi e fitta boscaglia ricoprivano quelle che dovevano essere delle abitazioni in roccia.
L’escursionista ne venne letteralmente affascinato e decise di acquistare una di quelle abitazioni, restaurandola con la tecnica dell’edilizia conservativa. Da lì, in seguito, nacque l’idea di fondare questa associazione, monché il progetto di recupero messo a punto da alcuni volontari.
Una delle missioni più importanti è sicuramente quella di salvare i resti di un’architettura molto antica, ridare acqua e luce al viale di Laturo con sistema di energia rinnovabile ed alternativa, ricostruire il fontanile in pietra e creare un rifugio di accoglienza. E’ un progetto assolutamente affascinante che merita di essere condiviso, anche per dare la possibilità a questo borgo di poter rinascere e risplendere in tutta la sua bellezza.
Fonte virtuquotidiane.it
Fonte immagini www.borgodilaturo.it