Fabio Limongi del Soccorso Alpino e Speleologico non ce l’ha fatta.
“Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 27 gennaio, siamo stati attivati per intervenire a portare soccorso ad uno scialpinista che sul Sirino, in Basilicata, mentre era in compagnia con altri scialpinisti, aveva avuto un incidente su una ripida cresta. Sul posto, a supporto del Soccorso Alpino Alpino della Basilicata, una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria e una del Soccorso Alpino e Speleologico Campania – CNSAS. Arrivato in zona operazioni anche un elicottero in volo notturno dell’Aeronautica Militare decollato da Gioia del Colle che ha provveduto ad imbarcare un tecnico di elisoccorso e sbarcarlo con il verricello in quota sul luogo dell’incidente. Purtroppo, per Fabio Limongi, noto sciatore di Lauria, Guida Alpina, maestro di sci, e tecnico del nostro Corpo, non c’è stato nulla da fare, un medico del Soccorso Alpino non ha potuto che accertarne il decesso sul colpo a causa dei traumi subiti”.
“Normalmente dopo un intervento di soccorso, a maggior ragione se tecnico ed impegnativo come quello di ieri, di solito vi aggiorniamo raccontandovi come è andata, cosa abbiamo fatto. Ieri, però, non lo abbiamo fatto perché è successo quello che speri non accada mai: ricevere una chiamata per aiutare un amico, Fabio Limongi.
E’ stata dura mantenere la lucidità mentre salivamo i pendii innevati della ‘tua’ montagna. Da un lato ci chiedevamo come fosse possibile che proprio lei ti avesse tradito, che uno sciatore tanto esperto avrebbe potuto trovarsi in difficoltà, dall’altro pregavamo di trovarti vivo, certamente ‘ammaccato’, ma vivo.
Le nostre speranze però si rotte quando ti abbiamo raggiunto, quando ti abbiamo trovato accoccolato e abbracciato a quella neve che tanto amavi.
Buona parte di noi è entrata nel soccorso grazie a te, l’altra metà ha condiviso con te 20 anni di notti insonni, soccorsi difficili, ricerche complesse e anche un po’ di scontri. Come puoi immaginare c’eravamo tutti. Ti abbiamo accompagnato in questa ultima discesa da spalla a spalla da braccio a braccio ricordando le ultime salite con le pelli su Monte Papa o qualche soccorso fatto insieme come l’ultimo di Monte Alpi, dove con grande generosità sei stato tra quelli che hanno “battuto traccia” tutta la notte per provare in tutti i modi a raggiungere i due alpinisti bloccati in parte.
Un vecchio canto degli alpini recita:
“Dio del cielo, Signore delle cime,
un nostro amico hai chiesto alla montagna,
ma ti preghiamo, ma ti preghiamo,
su nel Paradiso, su nel Paradiso,
lascialo andare per le tue montagne”.
“Ti lasciamo così, sapendo che anche li saprai trovare montagne da scalare. Ciao Fabio. Tutto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si unisce al grande dolore della famiglia di Fabio e del Soccorso Alpino e Speleologico della Basilicata per la scomparsa di un vero amante della montagna”.