Due chiacchiere con Pietro Santucci: fotografia e natura

A tutti gli amanti della natura e della montagna, assidui frequentanti del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise sarà capitato di vedere i meravigliosi scatti di Pietro Santucci.

Per questo, abbiamo deciso di fare qualche domanda a Pietro sulla tematica della fotografia e della natura.

Chi è Pietro Santucci e come è cominciata la tua passione per la fotografia e per la montagna.

Pietro Santucci

Pietro Santucci

Sono nato e ho sempre vissuto a Civitella Alfedena, un piccolo villaggio di appena 300 anime nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Amo la natura E ho sempre frequentato le montagne del Parco a piedi, in mountain-bike, a cavallo.

Il mio amore per la montagna mi ha portato, dopo una lunga e impegnativa formazione, a diventare Accompagnatore di Media Montagna del Collegio Regionale delle Guide Alpine Abruzzo, ed oggi, che la mia passione si è trasformata in professione, sono orgoglioso di condividere con altra gente il mio amore per gli ambienti naturali, consapevole di avere competenze specifiche e il difficile compito di trasmetterle agli altri.

Pietro Santuccidopo una lunga e impegnativa formazione, a diventare Accompagnatore di Media Montagna del Collegio Regionale delle Guide Alpine Abruzzo, ed oggi, che la mia passione si è trasformata in professione, sono orgoglioso di condividere con altra gente il mio amore per gli ambienti naturali, consapevole di avere competenze specifiche e il difficile compito di trasmetterle agli altri.

Come ti potresti definire dal punto di vista fotografico?

Non sono un fotografo professionista però mi piace fotografare. “Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare e il gusto di catturare, …”  (cit. Maestro Helmut Newton) mi appartengono e stimolano la mia crescita: ma ripeto, non sono un fotografo.

Capita con molta frequenza che le tue fotografie, eccezionali, come ad esempio quelle della volpe che si stiracchia, facciano il giro del web e dei più blasonati quotidiani nazionali.

Credi che questa cosa sia positiva, non tanto per Pietro Santucci, ma per far si che le bellezze della natura appenninica vengano apprezzate anche in altri lidi, oppure la trovi una mancanza di rispetto nei confronti della figura professionale del fotografo? Come reagisci quando vedi le tue fotografie pubblicate in altri quotidiani?

Pietro Santucci

La volpe che strizza l’occhiolino al fotografo

Sono gratificato quando vedo le mie foto pubblicate sui quotidiani. Ho un forte legame con il mio territorio e mi reputo  fortunato perché svolgo il lavoro che risponde meglio ai miei interessi e alle mie aspirazioni, che si traducono in una crescita per la mia persona ed in una risorsa per il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Sappiamo  che, fare delle fotografie come ad esempio ai lupi, richiede tanta pazienza e tanta bravura nell’adoperare il mezzo fotografico. Ci sveli qualche segreto al riguardo? Che tipo di attrezzatura utilizzi nei tuoi progetti per la natura?

Fotografia di Pietro Santucci

Scattare foto agli animali selvatici non è mai semplice: gli ingredienti necessari sono in primis la conoscenza del territorio e della propria strumentazione nonché del soggetto da fotografare ma soprattutto molta pazienza, spirito di sacrificio e una buona dose di fortuna. Tuttavia, il vantaggio di vivere stabilmente in un Parco importante come questo, dove la fauna selvatica abbonda, facilita di gran lunga il compito, offrendo molte opportunità per realizzare scatti interessanti.

Spesso organizzi dei safari fotografici,  ora in programma c’è quello del 4-5 di Marzo. Vuoi parlarci un po’ in generale dell’evento, e cosa si insegna ai partecipanti molto spesso inesperti nell’utilizzo della macchinetta fotografica  proprio in occasioni di eventi come questi?

L’ evento del 4 e 5 marzo sarà molto interessante perché vedrà come ospite d’onore uno dei più affermati fotografi naturalisti internazionali, il Valdostano Stefano Unterthiner, regolare “collaborate” di National Geographic Society e vincitore nel 2016 del primo premio assoluto del “Wildlife Photographer of the Year”, il più importante e prestigioso concorso fotografico di natura al mondo. Durante le due giornate di escursioni i partecipanti, tutti fotografi, saranno accompagnati da guide esperte iscritte al Collegio Regionale Abruzzo sui sentieri del Parco per fotografare la rara fauna selvatica.  Nel pomeriggio del sabato incontreranno Stefano Unterthiner. Il noto fotografo sarà a loro disposizione per discutere di fotografia: potranno ascoltare i suoi racconti, le sue esperienze di viaggio e capire cosa vuol dire vivere di fotografia naturalistica.

Pietro SantucciStefano risponderà alle domande e non mancherà la possibilità di soddisfare le curiosità sui materiali e le tecniche fotografiche. Una ‘tavola rotonda’ sulla fotografia naturalistica durante la quale ci sarà anche la possibilità di mostrare a Stefano alcuni lavori fotografici dei partecipanti. Essendo io un appassionato di fotografia e avendo contribuito alla realizzazione di lavori fotografici per alcuni giornali, ti volevo porre una domanda più specifica.

Spesso alcuni fotografi sono soliti fare delle distinzioni tra fotografo professionista e amatore, ma chi è che può ritenersi un vero professionista della fotografia al giorno di oggi, dove con il mondo digitale la foto ormai è alla portata di tutti?

E’ vero che la fotografia digitale ha reso tutti fotografi, ma quanti di essi lo sono veramente? Oggi, ognuno di noi ha una macchina fotografica sempre a portata di mano, tutti i giorni, in ogni momento della sua vita, al cinema, al teatro, per strada, persino in chiesa, la usa in qualsiasi occasione, è una corsa frenetica a chi per primo pubblica sui social. Ricordo ancora con tristezza le vicende dello scorso anno legate agli orsi,  detti “confidenti”.

Pietro Santucci

L’orsa in relax fotografata da Pietro Santucci

Quando, nelle sere d’autunno, alcuni plantigradi arrivavano nei frutteti dei paesi, decine di persone con smartphone alla mano li rincorrevano  cercando di fotografarli fino a breve distanza e mettendo così  in fuga l’animale terrorizzato e a rischio la loro stessa incolumità. Tornando alla fotografia naturalistica credo che, rispetto all’amatore, il vero professionista è colui che impiega gran parte del suo tempo in natura, che ha una buona conoscenza delle scienze naturali, che investe denaro per l’acquisto di buone attrezzature e che abbia soprattutto una grande passione per il suo lavoro.

Visto il tuo assiduo essere a contatto con la natura e viste le tematiche che in questo periodo stanno riguardando il lupo, che tu hai avuto modo di incontrare molto spesso, puoi rivelarci qualcosa su questo splendido animale e raccontarci se è davvero pericoloso come alcuni ritengono?

Ho avuto decine di incontri con questi splendidi animali, alcuni molto emozionanti che rimarranno sempre tra i miei ricordi più belli;  Ogni volta che mi avvistavano   hanno dimostrato terrore o indifferenza ma nessuno di loro ha reagito per difendersi. Ricordo quando mi trovai nel bel mezzo di una scena di caccia tra un lupo e un cerbiatto, mentre il predatore inseguiva il piccolo, tra i due si inserì mamma cerva e iniziò con grande coraggio a combattere con il lupo; i tre protagonisti continuarono a correre e a combattere fino a ché non arrivarono nelle mie vicinanze; il cerbiatto mi urtò alla gamba, la cerva mi evitò per un pelo e il lupo alla mia vista fuggì terrorizzato. Anche quella volta, pur se in modo inconsapevole, l’uomo aveva prevalso sul lupo.

 

L’Abruzzo è un territorio che potenzialmente potrebbe giganteggiare dal punto di vista turistico, ma c’è chi conosce queste bellissime montagne solamente per la neve e per lo sci. Secondo te, cos’è che non funziona e come mai tante attività che potrebbero davvero essere finanziate o quanto meno spinte dalla regione come ad esempio escursioni guidate, attività in deltaplano, mountanbike, ecc passano invece spesso inosservate?

L’Abruzzo ha grosse potenzialità dal punto di vista turistico, è una terra di Parchi con tanta natura incontaminata, alte montagne dai panorami mozzafiato, mare pulito, incantevoli borghi ricchi di storia e una eccellente gastronomia, credo però che il problema principale sia dovuto all’inadeguatezza da parte degli abruzzesi di “fare sistema”; la mancanza di progettazione comune porta inevitabilmente ad una polverizzazione delle offerte rendendo l’Abruzzo una regione priva di identità turistica…..  come dire: al momento l’Abruzzo non è né carne né pesce …

In particolare faccio riferimento alla vicenda di gennaio, quando l’Abruzzo sembrava fosse legato solo alla neve e allo sci. Ma Abruzzo è anche gastronomia, escursioni, fotografia, ecc ( Se vuoi aggiungere e parlare di qualcosa in particolare) eppure con il fatto di Rigopiano e le speculazioni dei media ritengo abbia subito un grosso danno di immagine ed economico. Sei d’accordo?

Al dramma degli sfortunati corregionali che hanno subito una incredibile serie di tragedie, si unisce il danno provocato da un tipo di informazione poco attenta che sta mettendo in ginocchio l’economia turistica dell’intera Regione, a dimostrazione di una politica regionale debole e incapace di fronteggiare problematiche del genere.

Per concludere.

Cosa ne pensi della fotografia naturalistica in Italia e dove possiamo trovarti per vedere i tuoi lavori fotografici?

L’Italia è sicuramente una delle Nazioni più belle al mondo per le sue bellezze naturalistiche ed è normale che anche i fotografi italiani, con una palestra del genere, siano tra i migliori al mondo. Basta visitare i siti specializzati di fotografia naturalistica e si è subito rapiti dalle meravigliose foto di paesaggi, di animali, di piante, ecc..
Invece le mie foto le pubblico quotidianamente sulla mia pagina facebook “Trekking ed escursioni nel Parco Nazionale d’Abruzzo”.

Hai nuovi lavori o progetti pronti? Se vuoi fare un appello nello specifico o parlare di qualcosa in particolare aggiungi pure.

In questo momento sto avviando una serie di iniziative nel settore fotografico che porteranno nei prossimi mesi, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, alcuni tra i migliori fotografi naturalisti italiani. Gli appassionati di fotografia avranno la possibilità di camminare con loro nei boschi dell’Area Protetta e fotografare animali, piante e paesaggi, il primo sarà proprio quello del prossimo 4 e 5 marzo con Stefano Unterthiner. Inoltre, in collaborazione con Federtrek, a giugno completeremo il Cammino de “La Via dei Lupi” che partendo da Tivoli (RM) arriverà a Civitella Alfedena (AQ. )  Il sentiero costituisce un collegamento tra i più importanti parchi ed aree protette dell’Italia Centrale, una via ideale attraverso cui i lupi, le volpi, gli animali delle foreste in genere e gli escursionisti dal piede instancabile possano “scorrazzare” da una parte all’altra attraversando montagne, boschi, cime innevate o assolate possibilmente incontrando centri abitati e strade soltanto per necessità inderogabili. Il concetto di unire attraverso percorsi reali più Parchi ed aree protette permette agli animali di spostarsi da un’area all’altra e magari di incontrare altri individui della stessa specie.
I Parchi interessati ai sentieri dei Lupi sono: Il Parco Nazionale d’Abruzzo, la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, il Parco Naturale Regionale Monti Simbruini e il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.
E molto altro,  bolle in pentola…

Ringraziamo Pietro e vi invitiamo a seguire le sue avventure.