Dispersi Velino: il video del distacco programmato delle valanghe

Dispersi Velino: sesto giorno di ricerche.

Oggi, venerdì 29 gennaio, è cominciato il sesto giorno di ricerche dei quattro sfortunati escursionisti dispersi sul Monte Velino da domenica 24.

Dispersi Velino

Dispersi Velino distacco programmato foto di repertorio

Il quinto giorno di ricerche, infatti, non ha prodotto nessun esito positivo nonostante 70 soccorritori, tre elicotteri e i cani da valanga. Non c’è ancora un chiaro segnale che faccia pensare che il recupero dei dispersi in valanga sia vicino.

L’unica cosa certa è che sul posto oggetto delle ricerche sono presenti tonnellate di metri cubi di neve.
Il fronte valanghivo è stato stimato di circa 200 metri per una lunghezza di 600 e sul luogo dove si sta scavando ci sono fino a nove metri di neve.
Ieri è stato utilizzato anche il Georadar, dispositivo capace di tracciare un’indagine nell’immediato sottosuolo.

Nessun risultato concreto per ora, seppure la notizia positiva è che è stato tracciato un perimetro di ricerca anche grazie al grande lavoro fatto dai cani da valanga.

Ora, però, soffermiamoci sul video che segue, invitandovi a salvarlo e custodirlo con molta cura.
Le immagini dall’elicottero dei Vigili del Fuoco mostrano il rischio che corrono quotidianamente i soccorritori ma, soprattutto, le tecniche raffinate utilizzate per permettere ai tecnici di lavorare in relativa sicurezza.

Nel video in questione si può osservare il posizionamento di microcariche esplosive controllate, che sono state fatte detonare nelle aree in cui le creste risultavano più cariche di neve.

Dopo il boato che possiamo ascoltare, grandi quantità di neve sono venute giù andando a costituire delle valanghe secondarie. Questo ha permesso di liberare i pendii circostanti più pericolosi per l’incolumità dei soccorritori che da giorni sono impegnati nelle ricerche dei quattro escursionisti.

COSA SONO LE VALANGHE E COSA SI PUÒ FARE PER ATTENUARE LA LORO FORZA DISTRUTTIVA?
Le valanghe sono un evento critico dovuto all’improvvisa perdita di stabilità della neve presente su di un pendio e al successivo scivolamento verso valle della porzione di manto nevoso interessata dalla frattura. 

Il distacco può essere di tipo spontaneo o provocato. Nel primo caso, fattori quali il peso della neve fresca o il rialzo termico possono determinare il verificarsi della valanga.

Il distacco provocato, invece, può essere di due tipi: accidentale, come accade a chi si trova a piedi o con gli sci su di un pendio di neve fresca e provoca involontariamente con il proprio peso una valanga; oppure programmato, come accade nei comprensori sciistici quando, con l’ausilio di esplosivi, si bonificano i pendii pericolosi. Il pericolo delle valanghe è fortemente legato alla presenza turistica in montagna e quindi della maggiore esposizione sia delle persone che degli edifici e delle infrastrutture al rischio.

TIPI DI VALANGHE
Classificare le valanghe non è semplice a causa delle notevoli variabili che entrano in gioco: tipo di distacco, tipo di neve, posizione del piano di scorrimento, etc. Si ha una valanga di superficie quando la rottura avviene all’interno del manto nevoso, mentre si parla di valanga di fondo quando questa avviene a livello del terreno. Le valanghe inoltre possono essere radenti, cioè a contatto con la superficie, o nubiformi: queste ultime sono dette anche polverose e possono essere costituite da neve asciutta.

CAUSE
Le cause sono diverse, ma in ogni caso riferibili alla diminuzione della coesione della massa nevosa, che ne determina il distacco. Incidono sul distacco la lunga permanenza di uno strato di neve in superficie, il riscaldamento primaverile e l’azione di piogge di una certa consistenza.
Prevedere la caduta di una valanga non è un compito semplice, in quanto spesso la loro caduta non è preceduta da alcun precursore. Tuttavia si conoscono con una certa precisione quali sono le aree a rischio di valanghe e vengono segnalate situazioni di pericolo mediante i cosiddetti “bollettini delle valanghe”.

PREVENZIONE
La prevenzione nel caso di rischio valanghe consiste innanzitutto nel conoscere quali sono le aree dove i fenomeni si verificano. Le valanghe, infatti, si hanno quasi sempre negli stessi luoghi: aree di alta montagna con terreni rocciosi nudi, tra i 2.000 e i 3.000 metri prive per lo più di copertura vegetale. E’ importante evitare le aree a rischio nei periodi in cui si prevedono i distacchi, frequenti all’inizio della primavera quando l’innalzamento delle temperature può essere tale da provocare lo scioglimento repentino delle masse nevose.