Dispersi Velino: il resoconto della giornata e la vicinanza dei bambini ai soccorritori.
“Purtroppo oggi il meteo non ha permesso lo svolgimento di nessuna attività prefissata nell’area delle ricerche.
Anche oggi la giornata si conclude senza novità… All’orizzonte in questo momento si vede qualche raggio di sole che speriamo domani sarà presente sul Velino in modo da poter far andare avanti le operazioni di ricerca… E anche se questi due giorni sono stati duri da accettare nella vita per arrivare a un risultato non bisogna mai mollare“.
Prima del resoconto ufficiale della giornata odierna, abbiamo voluto lasciare spazio alle parole di Elio Ursini, soccorritore impegnato nella ricerca dei quattro sfortunati escursionisti dispersi da domenica scorsa sul Monte Velino.
Sì, perché la giornata odierna si è chiusa senza novità di rilievo. Una domenica caratterizzata dal maltempo in montagna, e dal conseguente rallentamento delle attività. Domani, lunedì 1° febbraio, si ripartirà e se le condizioni meteorologiche lo consentiranno (così come sembra) potranno essere utilizzati gli elicotteri per il trasferimento in quota degli uomini e delle attrezzature.
Ieri, per dirla tutta, è stata una giornata ancor più devastante: il gatto delle nevi precipitato durante il trasporto da Ovindoli sul Monte Velino, stanchezza, freddo e tristezza.
“Fortunatamente” – come afferma sempre Elio Ursini – “ci sono i bambini che con la loro semplicità riescono sempre a darci un sollievo. Questa sera mi guarderò questo disegno cercando di riposare e riacquistare le energie per domani…Quando diventa dura si deve trovare ancora più forza e non mollare“.
Come riportato in un precedente articolo, i messaggi di solidarietà, amicizia, vicinanza verso i quattro sfortunati escursionisti dispersi sul monte Velino da una settimana sono tanti, tantissimi. Il medesimo affetto è riservato anche ai soccorritori che stanno dando il massimo, lottando anche contro fatica, stanchezza, vento e freddo.
Un grazie, scritto con i pennarelli a colori, che i bambini del posto hanno voluto recapitare ai soccorritori per far sentire il proprio affetto e gratitudine. Un gesto semplice, ma che vuol esprimere concetti ben più profondi: in questi giorni difficili, voi ci siete stati. Molti di voi sono arrivati da lontano, lavorate per la nostra gente in condizioni di stress psicologico ed emotivo che mai avremmo pensato e voluto vivere, senza la minima esitazione. Vedervi lavorare come un’unica entità, vedervi collaborare indipendentemente dalla divisa indossata, è motivo di orgoglio per la comunità marsicana e per tutto l’Abruzzo.