Il nostro Appennino presenta delle bellezze indiscutibili che sicuramente potrebbero essere sfruttate meglio.
L’idea che noi, staff di Neve Appennino, ci siamo fatti è che il Turismo è sviluppato solo nella minima e indispensabile parte. Dal turismo invernale al turismo estivo, emerge che siamo molto indietro rispetto al nord Italia.
Le nostre stazioni sciistiche, sono tutte piuttosto arretrate e il turismo estivo viene poco incentivato. A dimostrazione di tutto questo, troviamo rifugi su rifugi abbandonati, ruderi impiantati in mezzo ad una vegetazione bellissima e incontaminata.
Questo è il caso del Rifugio di Monte Rotondo, 2064 m, posto proprio sulla vetta regina dove si estende il noto comprensorio sciistico di Campo Felice.
Un Rifugio costruito molti anni fa, e che probabilmente avranno potuto vivere i nostri nonni o i nostri genitori nel mezzo della loro gioventù.
Oggi di questo bellissimo Rifugio, che dentro tutto sommato è ancora un “buone” condizioni, si può osservare una struttura trasandata e malconcia.
Sorte inevitabile per una struttura che non riceve manutenzione da tantissimi anni, e che avrebbe bisogno di essere rimessa in piedi.
Il Rifugio è dotato di un ampia area di ingresso a sua volta dotata di un doppio camino, un bagno e un ampio spazio riposo.
Basterebbe poco per rimettere a nuovo un patrimonio del nostro Appennino, che potrebbe spingere ancor di più i turisti a visitare le nostre bellissime località.
Anche perchè, dal Rifugio e quindi dalla vetta di Monte Rotondo, quello che si può osservare è un panorama a dir poco fiabesco che presenta pochi eguali.
Quello che vedete ritratto in foto è l’altipiano delle rocche visto dall’alto. In particolare da questa foto, si può osservare Rocca di Mezzo, alle sue spalle Terranera, ma è possibile vedere anche Rocca di Cambio e intravedere Rovere e Ovindoli.
Dall’altro versante, è ben visibile la piana di Campo Felice, il Colle destro e quello sinistro.
Insomma, un vero peccato.
Con i nostri editoriali e reportage, cercheremo nel nostro piccolo di portare una voce sperando che queste questioni prima o poi possano essere risolte.
Basterebbe davvero poco, per portare il nostro appennino quasi al livello delle alpi.