Curling: l’Italia domina la finale e vince una storica medaglia d’Oro con Stefania Constantini e Amosa Mosaner, travolgendo la Norvegia con il risultato di 8-5.
CURLING, ITALIA TRAVOLGE LA NORVEGIA E VINCE UNA STORICA MEDAGLIA D’ORO
Si tratta della prima medaglia d’oro della storia in questa disciplina, il curling, per l’Italia. Mosaner e Constantini hanno travolto con il punteggio di 8-5 la coppia norvegese andando ad accumulare l’11 vittoria in altrettante gare.
La gara per gli azzurri è cominciata subito in salita con la Norvegia avanti per 0-2, ma nel secondo end gli italiani raggiungono prima il pareggio e poi agguantano il sorpasso nel terzo.
Il vero capolavoro si è verificato nel quarto end quando gli azzurri hanno fatto un vero e proprio capolavoro, di fatto andando ad assicurarsi la medaglia d’oro.
L’Italia allunga notevolmente e va a chiudere la frazione con un secco +4.
L’end più complicato di tutti è stato il settimo, con la coppia azzurra che ha giocato in difesa consapevole del vantaggio avuto sui norvegesi che tuttavia riescono a riaprire la partita.
ULTIMO END E MEDAGLIA D’ORO STORICA
L’ultimo end comincia con la richiesta del power play da parte dell’Italia, con la gara che via via si fa sempre più calda.
Mosaner sbaglia subito il rilascio azzurro, così che forse preso dalla tensione commette l’errore anche il giocatore norvegese. Tuttavia al secondo tiro mette due possibili punti potenziali.
I due azzurri allora devono decidere al più presto la strategia da adottare: piazzare il punto o bocciare?
Mosaner boccia il punto e piazza la pietra rossa al centro del button. A questo punto manca un solo lancio, con Skaslien che boccia la rossa e con i norvegesi che a questo punto si ritrovano con due punti potenziali che a questo punto significherebbero parità.
Constantini ha il campo libero per provare un ultimo rilascio, boccia e vanno fuori le due pietre gialle. Questo decreta il punto vincente per l’italia e la vittoria per gli azzurri di una medaglia d’oro con un valore storico.
Il Curling italiano è così entrato nella storia dei giochi olimpici invernali.
