Lupo Appenninico. Due giorni fa è stato ritrovato a Bazzano, frazione dell’Aquila, un cucciolo di lupo di circa 45 giorni.
CUCCIOLO DI LUPO APPENNINICO SVENUTO PER IL TROPPO CALDO, RITROVATO E SALVATA A BAZZANO
Svenuto a causa del caldo, e essendosi allontanato dalla mamma, il piccolo lupo è stato soccorso e poi portato presso il centro veterinario della Asl.
Grazie alle cure dei veterinari Massimo Ciuffetelli (dell’Unità Operativa Complessa, Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche e dell’Unità Operativa Semplice sulla Fauna Selvaggia e Monitoraggio Ambientale) e al collega, Domenico Farda è stato salvato.
Si ipotizza che il lupo si sia allontanato dalla madre, e non essendo riuscito a raggiungerla ha vagato nell’area circostante il ritrovamento. Il forte caldo dei giorni scorsi e la fame hanno indebolito il cucciolo.

Lupo Appenninico, un cucciolo era svenuto per il caldo è stato dissetato e salvato. Ora in cura dalla ASL
Dopo essere stato dissetato, chi lo ha trovato ha giustamente deciso di affidarlo alle cure dei veterinari. In questo momento il piccolo lupo è in un posto sicuro di proprietà della Asl. Una volta che avrà recuperato le forze verrà trasferito presso un centro specializzato per il recupero di animali selvatici a Popoli.
Il lupo appenninico (Canis lupus italicus) detto anche lupo grigio degli Appennini, è una delle specie principali di lupo che occupano la nostra penisola.
Le sue dimensioni sono dai 109 ai 150 cm di lunghezza e un’altezza al garrese di 49-75 cm. Vanno dai 28 ai 34 kg.
Il lupo vive in branco che altro non è che la sua famiglia, costituita dalla coppia di genitori e dalla loro cucciolata dell’anno, in genere composta da 4-6 cuccioli. Al branco possono rimanere associati per qualche tempo anche i lupi nati nell’anno precedente. A circa 1 anno e mezzo – due di età i giovani lupi abbandonano la famiglia di origine in cerca di un nuovo territorio in cui stabilirsi e di un partner per formare la propria famiglia. Prima di trovare l’habitat ‘giusto’ possono percorrere centinaia di chilometri. Alcuni esemplari dotati di collare dotato di geolocalizzatore hanno percorso anche 1000 km.
Durante gli anni ’70 in Italia erano presenti solo 100 esemplari. Con il divieto di utilizzo di bocconi avvelenati, la protezione legale della specie, il rilascio di ungulati selvatici, l’abbandono delle aree rurali da parte dell’uomo e la loro successiva naturalizzazione, il lupo ha fatto ritorno ripopolando gran parte della penisola italiana.
Questo ha fatto sì che è aumentata la possibilità di incontrare un lupo, anche nei piccoli borghi o lungo i percorsi frequentati da molti amanti del trekking. Come viene spiegato dagli esperti e più volte ricordato, se si vive in un’area dove sono abituali questi animali è necessario chiudere i cassonetti e non lasciare la raccolta porta a porta fuori per troppe ore. In questo modo si riesce ad evitare di attrarre animali. E’ consigliato tenere sotto controllo gli animali domestici specie di notte, tenendoli al chiuso se è possibile, in modo tale che non siano in pericolo.
Quando capita di incontrare un lupo appenninico , il più delle volte è l’animale stesso che si allontana da noi. Bisogna però, sempre ricordare che è un animale selvatico, bisogna rispettarlo, e bisogna tenerlo lontano dalla comunità umana. Ecco perché alcuni comportamenti sono consigliati.
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