Da qualche giorno nel web è diventata virale la straordinaria foto di Luigia Di Paolo del cervo e del gatto che si scrutano per le strade di Villetta Barrea.
In un periodo in cui tutti noi dobbiamo stare a distanza di sicurezza dagli altri, anche tra gli animali possono nascere rapporti inusuali e a distanza di sicurezza. Che sia nata una bella amicizia?
Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, tra le pendici del Monte Mattone e il fiume Sangro, da cui nasce il lago artificiale di Barrea, a 990 metri di altezza, si trova Villetta Barrea, un’importante meta turistica per gli amanti della montagna.
In una natura incontaminata, tra boschi di faggio e di pino nero, è molto probabile che, passeggiando per il paese, possiate incontrare qualche cervo, fenomeno che le ha fatto guadagnare l’appellativo di “paese dei cervi”.
Nel territorio del comune di Villetta Barrea sono stati ritrovati reperti di un campo base all’interno della Grotta Achille Graziani che testimoniamo la presenza dell’uomo già durante il Paleolitico superiore. Dopo i sanniti, i romani e le invasioni barbariche, arrivarono i longobardi che fondarono il Monastero benedettino di Sant’Angelo in Valleregia.
Nel XV secolo gli abitanti di Rocca Intramonti, in seguito ad un incendio doloso, abbandonarono il paese e fondarono un nuovo borgo denominato Villa Valis Regiae e poi Villetta Barrea. Fino alla fine del 1800 la fonte economica primaria era l’allevamento transumante, che insieme all’agricoltura, contribuì allo sviluppo del borgo. Poi, con l’incremento demografico e la crisi, gran parte della popolazione fu costretta ad emigrare in America. Fenomeno che si replicò con la miseria che fece seguito alla seconda guerra mondiale.
La principale attrazione per i turisti sono i tanti itinerari naturalistici, le passeggiate a piedi, in bicicletta, o a cavallo lungo le rive del lago e le escursioni in montagna. Potrete ammirare la caratteristica fauna locale, i maestosi cervi, i non sempre solitari lupi, e ancora cinghiali, orsi e camosci.