Come si dice solitamente? La natura si “riprende i suoi spazi”. Nel caso di Civitella Alfedena, piccolo borgo abruzzese di montagna, la natura è sempre stata presente. Così ieri sera un bell’esemplare di cervo si è concesso una passeggiata per le vie del paese abbondantemente innevate, senza che nessuno lo disturbasse.
L’autore dello straordinario video è Pietro Santucci, fotografo professionista e Accompagnatore di Media Montagna (Guide Alpine Abruzzo). Istruttore Nazionale Nordic Walking SINW (Scuola Italiana Nordic Walking) e (Regione Abruzzo). Educatore Ambientale accreditato (Ente Parco Naz. d’Abruzzo, Lazio e Molise) con esperienza decennale su scuole elementari e medie. Guida del gusto accreditata (GAL Abruzzo Italico) Guida amatoriale Mountain-Bike Titolare dell’attività di Prodotti tipici Abruzzesi “La Betulla Gastronomia e Natura”.
Una presenza, quella del cervo, non inusuale a Civitella Alfedena, dove vivono tantissimi di questi splendidi e maestosi mammiferi. Negli ultimi anni molti di questi splendidi esemplari sono diventati assai confidenti, spingendosi fin dentro i centri abitati: a Villetta Barrea e Civitella Alfedena non è difficile vederli anche di giorno nei giardini o nei pressi della strada provinciale.
La reintroduzione del cervo (che era scomparso nel territorio protetto del Parco) venne effettuata agli inizi degli anni ’70. La Camosciara e Civitella Alfedena sono località tra le più visitate del Parco nazionale d’Abruzzo. La Camosciara è un anfiteatro montano popolato da branchi di camosci e protetto da una riserva naturale integrale. Civitella, appollaiata su uno spalto del lago di Barrea, allo sbocco della Val di Rose e della Valle Jannanghera, è il punto di partenza dei sentieri che salgono in quota per osservare i cervi e i camosci. Nota anche per le passeggiate dell’orso nelle vie del paese e per le aree faunistiche del lupo e della lince, Civitella assurse a celebrità nazionale negli anni Novanta quando le statistiche la incoronarono come la città con il primato dei depositi bancari e la consacrarono testimonial della Green Economy. Tra le due località è stato ripristinato un tratto del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, la via armentizia percorsa in passato dalla transumanza delle greggi tra l’Abruzzo e la Puglia. Questo itinerario è un invito a percorrere il tratturo. L’escursione non è lunga e ha un dislivello limitato. Il sentiero, segnato e ritmato da pannelli informativi, si muove tra i muretti a secco, boschetti e radure, un tempo coltivate, ora pascolo dei cervi. Fanno da splendida cornice le montagne più famose del Parco.