Il campo di alta pressione che ci ha permesso di trascorrere, tutto sommato, gran parte delle festività natalizie in compagnia di sole e temperature gradevoli è destinato a gradualmente cedere e lasciare spazio ad un imminente cambiamento delle condizioni meteorologiche.Tutto ciò a causa di due distinte perturbazioni (la n.7 e la n.8 di dicembre), la prima attualmente a ridosso dell’arco Alpino e la seconda in prossimità del golfo di Biscaglia (fig.1 – mappa di analisi al livello del mare elaborata dall’Università di Berlino).
Il primo fronte perturbato, non particolarmente incisivo, favorirà già dalla sera del 25 e per la giornata di domani (S.Stefano – fig.2) un graduale aumento della nuvolosità, più compatta sulle regioni Settentrionali e Tirreniche con i fenomeni più significativi su Levante Ligure, alta Toscana e Sardegna occidentale.
Più marcato, invece, potrebbe essere il peggioramento delle condizioni meteorologiche a seguito del passaggio della perturbazione n.8 la quale, nel corso della giornata di mercoledì 27 (fig.3), sarà accompagnata da un deciso rinforzo dei venti meridionali e da precipitazioni anche di forte intensità, in particolar modo lungo i versanti Tirrenici, Lombardia e Triveneto. Ulteriori protagonisti di giornata saranno Libeccio e Garbino (per i versanti orientali) che soffieranno forti, a tratti con intensità di burrasca. Neve sulle Alpi a quote relativamente basse mentre sull’Appennino, almeno inizialmente, cadrà al di sopra dei 2000 metri.
Il maltempo tenderà poi ad interessare, tra le giornate di giovedì 28 e venerdì 29, anche le regioni Centro-Meridionali quando comincerà ad affluire aria più fredda che determinerà un nuovo sensibile calo delle temperature. Diminuzione che favorirà nevicate sull’Appennino a quote via via più basse.
Per ciò che concerne la tendenza per Capodanno, i principali modelli probabilistici propenderebbero attualmente per un generale, ma temporaneo, miglioramento delle condizioni meteorologiche grazie ad un nuovo rinforzo dell’alta pressione. Vista la distanza temporale e gli ampi margini d’incertezza, torneremo a parlarne nel corso dei prossimi aggiornamenti. Nel frattempo colgo l’occasione per augurare a tutti un sereno Natale.
Angelo Ruggieri