Castelluccio: la casa tricolore come baluardo alla distruzione

A Castelluccio di Norcia c’è qualcuno che si è voluto fare un ‘regalo’ di compleanno: il signor Urbano Testa ha ‘vestito’ con il tricolore la casa che fu del nonno materno, una casa che è rimasta come baluardo alla distruzione. Il tricolore che serve da monito a chi sembra aver dimenticato che Castelluccio, dopo cinque anni, non ancora vede uno straccio di ricostruzione.

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La casa tricolore di Castelluccio di Norcia. Foto di Urbano Testa

Cari amici, questa casa che oggi ha indossato il nostro amato tricolore, è la mia casa, prima è stata di mio padre che nel lontano 1970 l’aveva ristrutturata a fondo tanto fa consentirle di resistere al sisma del 2016, prima ancora era stata di mio nonno materno Micoli Evaristo.
Questa casa che era al centro di Castelluccio, ora si è venuta a trovare in prima fila rispetto al pian Grande essendo crollate tutte le case a valle che la coprivano alla vista.
Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a vestirla di tricolore, visto che è rimasta come baluardo alla distruzione, sia da monito a chi sembra aver dimenticato che Castelluccio è ancora Italia anche se da 5 anni è ferito a morte.
L’altro motivo per cui oggi la CASA DE “VARISTE” ha vestito il tricolore, è la speranza che venga fotografata da molta gente e rimanga impressa nelle loro menti come un monumento alla resilienza, perché questa casa dovrà essere demolita e probabilmente non verrà ricostruita lì dove è sempre stata da 400 anni
“.

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La casa tricolore di Castelluccio di Norcia come baluardo della distruzione. Foto di Urbano Testa

Il borgo di Castelluccio di Norcia sarà ricostruito integralmente nel suo perimetro ad eccezione della chiesa di Santa Maria Assunta, andata completamente distrutta, che diventerà il luogo della memoria. Ma residenti e turisti avranno il loro luogo di culto con il recupero dell’antica chiesa del Sacramento. Nel progetto di ristrutturazione è stato dunque previsto uno spazio importante proprio nell’area dove sorgeva la chiesa di Santa Maria Assuntache diventerà un museo della memoria a cielo aperto. Contestualmente è stata prevista la ristrutturazione dell’altra chiesa, anch’essa fortemente danneggiata e poco utilizzata prima del terremoto.

Della ricostruzione del borgo si è occupato anche il commissario straordinario, Giovanni Legnini, che ha incontrato la comunità di Castelluccio. Durante il confronto, aperto da una breve introduzione del consigliere regionale Vincenzo Bianconi, promotore della mozione approvata nei giorni scorsi a livello regionale per la caratterizzazione della Fioritura di Castelluccio di Norcia quale immagine simbolo della Regione Umbria nel panorama nazionale e internazionale, sono emerse le forti preoccupazioni dei residenti. Anzitutto – come ha spiegato il presidente della Comunanza agraria di Castelluccio, Roberto Pasqua – è necessario pensare a una ricostruzione di qualità per un territorio così unico al mondo.

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La casa tricolore di Castelluccio di Norcia ben visibile anche da lontano. Foto di Urbano Testa

C’è l’annoso problema, già presente anche prima del sisma, riguardante la necessità di realizzare aree di sosta, anche se di piccole dimensioni, a ridosso della frazione; la possibilità – ha continuato – di realizzare un’area camper per delle strutture temporanee quali casette su ruote, compatibilmente con le esigenze e le istanze di carattere ambientale, a favore degli abitanti della frazione che ivi desiderano tornare. E’ ancora irrisolto – ha aggiunto Pasqua – anche il problema idrico, che vede sorgenti e fontanili per abbeverare il bestiame privi di acqua, nonostante le azioni di intervento e ripristino già finanziate; non da ultimo, la questione delle telecomunicazioni, la quale fa sì che ci sono ancora zone della frazione prive di segnale, sebbene sia fondamentale per le strutture ricettive presenti nonché per qualsiasi necessità ed urgenza“.