Selezionato per essere un cane della Guardia di Confine cecoslovacca, ha abbandonato questo ruolo per diventare un “cane da famiglia”, amato per il suo aspetto esotico e per lo status symbol che rappresenta. Ma vivere con un Cane Lupo Cecoslovacco non è semplice, non è affatto il cane per tutti e soprattutto non è idoneo a vivere nelle nostre grandi città, a dispetto di quanto accade.
Il Cane Lupo Cecoslovacco è un cane di taglia medio grande, di aspetto molto simile al lupo, agile e robusto. La testa è triangolare con occhi piccoli a mandorla, tartufo nero e orecchie dritte e triangolari. Gli arti sono forti e la coda attaccata alta, portata bassa o a falcetto. Il pelo è corto e liscio con folto sottopelo, di colore argento o grigio con sfumature giallo/ambra e mascherina chiara. Le dimensioni sono di altezza minimo 60 cm per le femmine e 65 cm per i maschi.
Il Lupo Cecoslovacco è una razza ibrida, che può soffrire di alcune patologie genetiche, spesso derivanti dal Pastore Tedesco. Tra queste troviamo la displasia dell’anca e del gomito, malformazioni articolari spesso ereditarie che comportano sintomi anche gravi, la mielopatia degenerativa, malattia genetica che porta la perdita dell’utilizzo del treno posteriore fino alla paralisi, il nanismo ipofisario, che provoca un rallentamento della crescita con una conseguente bassa aspettativa di vita. Questa razza ha bisogno di fare movimento ed una particolare attenzione alla qualità di vita; l’alimentazione deve essere equilibrata.
Già il nome eloquente di questa razza, Cane Lupo Cecoslovacco, dovrebbe farci intuire quali sono le motivazioni che vivono nell’anima di questo bellissimo, esotico ed incompreso ibrido.
Prima fra tutte la predatoria, peculiare del lupo, che è molto sviluppata e viene messa in pratica in ogni occasione valida: non è un pastore conduttore che la esercita inseguendo compulsivamente una pallina o un terrier che corre dietro ad una bicicletta: il Lupo Cecoslovacco va a caccia, di prede anche grandi, e non si limita al mero inseguimento, se cattura, uccide e consuma, proprio come il suo nobile antenato.
Le motivazioni perlustrativa e cinestesicalo spingono invece a diventare un mago dell’evasione: non c’è cancello, grata o porta che lo ferma, se vuole uscire (e lo vuole fare senz’altro). Il Lupo Cecoslovacco per raggiungere il suo scopo ci riuscirà utilizzando denti, artigli e intelligenza: si farà strada per setacciare il luogo in cui si trova, macinando anche chilometri, spaventando ignari passanti che lo scambiano per un “lupo vero”.
Se uniamo queste motivazioni troviamo un grande predatore, che si aggira nel quartiere alla ricerca di qualche interessante “vittima”; non è raro veder tornare il CLC soddisfatto e sporco di sangue: qualora accada, a voi non resta che sperare che sia di un povero e incauto topo passato troppo vicino alla sua bocca.
Le motivazioni possessiva e competitivainvece sono quelle che mette in pratica per misurare i rapporti con gli altri membri della famiglia. Memore delle sue ataviche origini, per lui le risorse sono un elemento fondamentale e di vitale importanza: ha bisogno della sicurezza di poterne disporre e sceglierle, non gli vanno assolutamente tolti oggetti, cibo o ciotole, né invasi i suoi luoghi di riposo; questa inutile e scorretta disciplina aumenterebbe soltanto la tensione e porterebbe il cane a reagire nel modo peggiore. La relazione non va imposta ma costruita insieme.
Il Lupo Cecoslovacco è estremamente affiliativo, considera il suo gruppo familiare un elemento imprescindibile. Per il lupo il branco è tutto, garantisce sicurezza, protezione e sopravvivenza: per questo è importantissimo imparare a conoscere le caratteristiche di questa razza, che vede nella sua famiglia il gruppo a cui affidarsi e da proteggere, aiutato anche dalla motivazione territoriale che lo porta a difendere senza indugio il luogo in cui vive insieme a voi, impedendo a qualunque estraneo di entrare.
Questa razza non è affatto sociale(evitate quindi aree cani o classi di socializzazione sperando che “faccia amicizia” con gli altri cani) ma ha un’altissima motivazione comunicativa, chiara, concisa e diretta che mette in pratica per far capire all’interlocutore le proprie intenzioni. E’ così preciso nelle posture, nelle espressioni e nei piccoli movimenti di occhi e orecchie che pretende lo stesso da voi: per comunicare con un CLC bisogna conoscere a fondo i cani e il loro complesso ed affascinante linguaggio.
Tenendo conto del ventaglio di motivazioni che possiede il Lupo Cecoslovacco e il modo in cui le mette in pratica, non è difficile capire quanto questo cane sia spesso incompreso, in quanto giudicato fobico o aggressivo, e messo in situazioni di grande disagio e frustrazione. Per molti questi cani sono da temere, alcuni li considerano addirittura pericolosi: in realtà quello che accade è che spesso il CLC si trova in contesti non idonei, in cui gli umani approcciano a lui in modo autoritario e violento, oppure troppo invadente, o ancora vengono portati al ristorante o a fare shopping. Immaginatevi un animale in cui scorre il sangue di un lupo, messo alle strette e costretto a subire abitudini che vanno contro la sua natura: beh, chiunque, in quella situazione, farebbe di tutto per salvarsi.
Se volete un cane, non prendete un lupo.
Fonte: kodami.it