Campo Imperatore, ecco perché i 60 cm di neve non sono una fake news

Ognuno è libero di credere a ciò che vuole, ci mancherebbe altro, ma sbandierare ai quattro venti che una notiza è solo un fake, senza peraltro essersi informati se veramente è tale, è inopportuno e soprattutto fuori luogo. Nella giornata di lunedì una forte nevicata ha interessato l’Appennino abruzzese, con i fenomeni più intensi che hanno coinvolto soprattutto il Gran Sasso. A Campo Imperatore è nevicato per gran parte della giornata, talora con precipitazioni anche intense accompagnate da forti venti orientali. Or bene; chi è profondo conoscitore di questi territori sa bene che sul Gran Sasso le precipitazioni spesso non si presentano omogenee e che dunque da versante a versante possono anche risultare differenti gli accumuli nevosi (in Inverno succede spesso). Questo perché la montagna (il Gran Sasso, lo specifichiamo onde evitare fraintendimenti) è solita ricevere nevicate non solo quando una perturbazione giunge da ovest (in questo caso ne riceve, tuttavia, quantitativi maggiori) ma anche quando proviene dai quadranti orientali, solitamente in concomitanza con affondi artici dall’Europa orientale. La configurazione di inizio settimana ha visto una goccia fredda spingersi dai Balcani verso il nostro Paese, strutturando un vortice di bassa pressione che si è posizionato per ore sulle estreme regioni meridionali; il versante Adriatico tutto, dalle Marche alla Puglia, ha così sperimentato una fase di maltempo particolarmente intensa e duratura, tant’è che nei settori prossimi alla costa si sono registrati picchi pluviometrici localmente superiori ai 100 mm.

LA STRATA DI CAMPO IMPERATORE BLOCCATA DALLA NEVE. FOTO DI BENZ VOLPE

L’ingresso dell’aria fredda, che si è poi riversata nei bassi strati grazie alle intense precipitazioni, ha permesso alla neve di scendere sull’Appennino centrale (versanti orientali) fino a quote particolarmente interessanti, tant’è che nel pieno dell’irruzione fredda qualche fiocco si è spinto fin sui 900-1000 metri. A Campo Imperatore è nevicato per tutta la giornata, in special modo alle quote medio-alte, ove spesso si sono verificate precipitazioni anche piuttosto intense. In alcuni punti, in prossimità dell’albergo (siamo quindi oltre i 2000 metri) l’accumulo nevoso ha fatto registrare punte fino a 50-60 cm di neve fresca, seppur in parte tali accumuli son stati causati dal fortissimo vento ivi presente (accumuli eolici). Chi è assiduo frequentatore di questa montagna (ma in generale di tutto l’Appennino) sa bene che in presenza di venti intensi l’accumulo può risultare “sfalsato”, perché modellato dalla ventilazione. Peraltro, proprio nella giornata di ieri, vi sono stati dei sopralluoghi da parte della viabilità che hanno confermato l’inaccessibilità della strada, bloccata dalla neve come specificato in QUESTO EDITORIALE.

Per far comprendere ancora di più l’estrema “variabilità precipitativa” del Gran Sasso vi postiamo questa foto scattata da Flavio Di Emidio dal versante Teramano del Gran Sasso, a Prati di Tivo; anche qui di notano accumuli ingenti, di circa 25-30 cm. Ci sorprende che chi frequenta queste montagne così complesse per vari motivi, uno su tutti l’orografia, rimanga esterrefatto dinanzi ad una simile notizia. Eppure non dovrebbe destare dubbi un simile evento, specie per chi ha accumulato sulle spalle una bel bagaglio di esperienza…