Camosci a Campo Imperatore
Camosci a Campo Imperatore. Il magnifico scatto ce lo regala il fotografo Andrea Fiordigiglio e mostra ben due camosci affacciarsi nei pressi dell’Ostello Campo Imperatore, completamente innevato.
Sulla pista di Campo Imperatore sono presenti oltre 200 centimetri di neve fresca dovuti alle varie perturbazioni che si sono susseguite nei giorni scorsi e che hanno portato al suolo notevoli accumuli nevosi.
Anche nella giornata odierna è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni meteo, proprio in questa occasione avremo nuovi accumuli nevosi sebbene le precipitazioni più intense si focalizzeranno tra Marche ed Emilia Romangna, e potranno gli accumuli risultare anche molto abbondanti.
Nei prossimi giorni le temperature si manterranno nelle medie del periodo, il tempo instabile con circolazione a carattere freddo che permetterà di avere condizioni di neve prettamente invernale. L’Abruzzo tutto, ma anche i comprensori delle altre regioni sono pronti alla totale apertura degli impianti.
Camosci a Campo Imperatore, una specie ben distinta
Camosci a Campo Imperatore. Il camoscio d’Abruzzo o camoscio appenninico, nome scientifico Rupicapra pyrenaica ornata, è un mammifero artiodattilo della sottofamiglia dei Caprini. Si tratta di una sottospecie di camoscio a sé stante: i camosci appenninici, infatti, sono una popolazione ben distinta sia da quella alpina che da quella pirenaica.
La differenza tra le due specie è provata da studi morfologici, etologici e biologici. Negli ultimi anni ciò è stato dimostrato studiandone il DNA: ossia, qualora, ci fossero stati anche dei dubbi, lo studio genetico ha confermato che il camoscio alpino e d’Abruzzo sono due specie distinte, e che quest’ultimo appartiene al ceppo spagnolo.
Le femmine e i giovani vivono in branco (i maschi vi rimangono fino a 2-3 anni per poi iniziare ad errare, e sono questi i soggetti più a rischio di morte perché spesso si ritrovano in luoghi sconosciuti pieni di insidie), mentre i maschi sessualmente riproduttivi (da 8 anni in poi) si ricostituiscono al branco per la stagione degli amori che inizia i primi di Novembre.
Il camoscio è un erbivoro legato alle praterie d’alta quota, oltre i 2000 m. Si è visto che nel parco Naz. d’Abruzzo i pascoli preferiti dalle femmine e dai piccoli sono quelli del ferstuco-trifolietum tahlii, leguminose ricche di sostanze proteiche. I maschi, invece, si cibano di un po’ di tutto.
È un animale abituato a vivere in luoghi impervi come sono quelli d’alta quota, soprattutto pareti rocciose e cenge dove si riparano per sfuggire agli attacchi dei predatori. Nella stagione estiva li troviamo in alta montagna, mentre d’inverno scendono più in basso vivendo ai limiti della vegetazione, prediligendo pareti esposte a sud dove c’è meno copertura nevosa e quindi più possibilità di trovare cibo.
Comments (No)