Nel cuore dell’Appennino Romagnolo, a sei chilometri dalla frazione di Moraduccio, è ubicato il borgo di Castiglioncello, una struttura di origine medievale oramai abbandonata da diverso tempo. E’ uno dei tantissimi borghi ormai abbandonati nel nostro Appennino, chi per una causa chi per un’altra; antichi palazzi, rovine, campanili abbattuti, strade dissestate, un silenzio surreale quasi penetrante. Per raggiungere il borgo di Castiglioncello è necessario percorrere la strada provinciale “Montanara” che da Imola conduce verso il Passo della Futa, a circa sei chilometri da Moraduccio.
Sulla sinistra del fiume Santerno è ubicato il borgo medievale fantasma di Castiglioncello, presso il confine del Granducato con la Romagna Imolese, lungo la strada che da Fiorenzuola conduce a Castel del Rio. La struttura, che in alcune zone è ancora conservata piuttosto bene, si trova sulle estreme pendici meridionali del Monte la Fine, in territorio toscano, seppur solo per poche centinaia di metri. Nell’antichità il piccolo villaggio era pressochè circondato da mura e ubicato sull’antico tracciato della Montanara, al di sopra di una piccola collina. Per raggiungere il centro abitato è possibile percorrere due sentieri: uno che conduce direttamente all’interno dell’antico castello, il secondo che invece porta agli antichi edifici, al termine del quale è possibile uscire su di un prato circondato da tre abitazioni.
Particolarmente suggestiva da osservare, in questi territori che richiamano al Medioevo, la Chiesa di SS Giovanni e Paolo, cui sorprende soprattutto la sua imponenza. Oltre il paese, nascosto in mezzo ad un piccolo bosco, è persino situato un piccolo cimitero, esattamente all’estremità meridionale della costruzione.