Il nostro viaggio nei borghi dell’Appennino prosegue senza sosta; ci spostiamo oggi nelle Marche, più precisamente nella provincia di Pesaro-Urbino alla scoperta di Montecopiolo, un piccolo paese di circa 1200 abitanti. La sede municipale si trova oggi nella frazione di Villagrande che sorge, così come per altre frazioni, alle pendici del Monte Copiolo, sulle cui sommità era presente un antico castello che dal 2002 è divenuto un’area archeologica. Montecopiolo appartiene storicamente e geograficamente al Montefeltro ed è situato nel primo tratto montano del corso del fiume Conca, le cui sorgenti scorrono proprio all’interno di questo comune.
Con i suoi 1400 metri sul livello del mare sulle sommità del Monte Carpegna, è il paese più elevato di tutto il Montefeltro; questo fa si che da queste zone si possa godere di un panorama davvero incredibile e mozzafiato, con un continuo susseguirsi di scorci sui territori delle province di Rimini, di Forlì-Cesena e, appunto, di Pesaro-Urbino. All’interno del territorio comunale possiamo ammirare, oltre al bellissimo Parco Naturale Regionale del Sasso Simone e Simoncello (che ogni anno e in ogni stagione attrae molti escursionisti) anche il Monte Carpegna. Sia su quest’ultimo che a Villagrande, data l’altitudine davvero notevole, sono presenti importanti impianti sciistici.
A Montecopiolo, come detto in precedenza, scorrono alcune sorgenti del fiume Conca, che nasce sul versante di Montecopiolo del Monte Carpegna, a circa 1400 m di altitudine in località Bocca della Conca. Il fiume discende in maniera estramemente rapida dalla sorgente, dando vita a numerose piccole cascate, la più pittoresca si trova nei pressi dell’abitato di Ponte Conca. Successivamente, dopo avere attraversato il comune di Montecopiolo, lambendo le frazioni Cisterna, Ville, Monteboaggine e Ponte Conca, attraversa i comuni pesaresi di Montecerignone, nonché il territorio comunale di Monte Grimano Term, fino a raggiungere la piana di Mercatino Conca da dove il suo letto si allarga notevolmete e il suo corso tende a subire un progressivo rallentamento. Al giorno d’oggi la portata del fiume Conca si è ridotta in maniera notevole, soprattutto a causa della captazione dell’acqua per uso umano; in passato invece erano presenti tantissimi mulini ad acqua che alimentava lungo il suo percorso. Uno di questi, vecchio di almeno 100 anni, si trova proprio nel comune di Montecopiolo ed è stato recentemente restaurato dai proprietari attuali.
Sul Monte Montone sono stati recentemente reintrodotti numerose specie di abeti e pini, molto diffusi in queste aree da diversi anni a questa parte. L’animale più comune in queste zone è il daino, introdotto dall’uomo all’interno del Parco comunale del Monte Montone. Sono presenti, in numeri più o meno elevati, anche lepri, cinghiali, volpi, caprioli, poiane e falchi. Nelle foto possiamo apprezzare la bellezza di Montecopiolo durante le intense nevicate che hanno investito le regioni adriatiche due settimane fa. Grazie per le bellissime immagini a Fabio Comandini.