Ieri davanti al Palazzo della Regione Emilia Romagna è andata in scena la protesta dei maestri di sci, che in questo periodo come molte altre categorie sono penalizzati dalle restrizioni imposte per la prevenzione del nuovo Coronavirus.
Infatti la stagione sciistica invernale avrebbe dovuto prendere il via da circa una ventina di giorni, anche grazie alle abbondanti nevicate che si sono verificate in montagna nel corso di dicembre.
Il Presidente della Regione Emilia Romagna e Corsini hanno assicurato di avere già stanziato un milione di euro per aiutare la categoria.
110 maestri sono scesi in piazza vestiti e con gli sci in mano, una protesta simbolica, accompagnati anche dal Presidente della Federazione Nazionale Sci Flavio Roda, che è anche membro del collegio regionale maestri di sci.
Il Presidente del Collegio Regionale Maestri di Sci Emilia Romagna e del Consorzio Monte Cimone, Luciano Magnani, ha spiegato che non potendo esercitare la professione fino al 7 di gennaio probabilmente le perdite dell’indotto invernale si aggireranno attorno al 40%, e che la protesta in piazza è avvenuta per chiedere una mano e dei contributi essendo anche i maestri di sci persone che hanno famiglia e un lavoro attualmente ostacolato.
Il Presidente Bonaccini sembrerebbe aver accolto la proposta destinando loro un milione dei dieci stanziati per il Fondo Regionale e inseriti nel Bilancio 2021 appena approvato dall’assemblea legislativa a favore delle attività economiche colpite dalle misure anti-covid.
Lo stesso Bonaccini ha detto: ” Questo è un periodo molto difficile per tutti e abbiamo ben presenti le difficoltà che state vivendo sulla vostra pelle. Siamo dell’idea che se si chiudono le attività, bisogna poi intervenire con i ristori e farlo rapidamente. Per questo motivo destineremo un milione di euro ai maestri di sci, supportando un settore in difficoltà e di cui si parla poco”.
Ha parlato poi anche l’assessore regionale Andrea Corsini che ha specificato come in questi anni sono stati investiti molti euro per sostenere il turismo invernale e i maestri di sci, e che quindi non verranno abbandonati.