Boletus Edulis, volgarmente definito “fungo porcino” è uno tra i più buoni e ricercati tra le nostre montagne. In montagna solitamente, in seguito alle piogge, possono essere trovati sia nei mesi a cavallo tra luglio e agosto che tra agosto e settembre.
BOLETUS EDULIS, UNO TRA I FUNGHI PIU’ BUONI E RICERCATI NELL’INTERO APPENNINO
Il fungo porcino è presente in tutta Italia, ma in generale in tutte le aree temperate d’Europa. In Italia è sicuramente uno tra i funghi più ricercati e stimati dagli appassionati dei funghi, ed è soprattutto gastronomicamente apprezzato dopo l’essiccazione.
Può essere trovato sotto alberi di querce, faggi, conifere, ma anche betulle. Il porcino ha un odore molto gradevole, emanato soprattutto dalla sua carne.
CARATTERISTICHE DEL BOLETUS EDULIS
Si dice che il fungo porcino fosse conosciuto già in epoca antica, specie dai Romani, e che fosse definito come “Suillus”. Soprattutto alcuni attribuiscono il nome di Boletus al gradimento che i maiali hanno per questo fungo, mentre altri sostengono sia stato chiamato così per la somiglianza che hanno i giovani individui con i maiali grassottelli.
Il Cappello dell’Edulis può avere un diametro che arriva anche a 20 centimetri. Il colore del cappello può variare da uno simile al bianco crema fino ad arrivare ad un bruno rossastro e in alcuni casi anche scuro.

Boletus Edulis, un immagine che raffigura un fungo porcino nato nei boschi di faggio nel periodo autunnale del 2022. La foto è stata scattata da Emanuele Valeri
La foto immortalala un Boletus Edulis nato in Abruzzo nel settembre del 2022, cresciuto all’interno di un bosco di faggi.
Inizialmente il fungo porcino è tondo, per poi divenire sempre più convesso e poi piano. Pian piano che il fungo segue il suo sviluppo naturale, si rialza anche il cappello.
Il suo aspetto è piuttosto carnoso, e il margine del suo cappello come è visibile anche nella fotografia risulta irregolare.
Questa immagine ritrae un porcino abbastanza giovane, che può essere riconosciuto dal colore dell’ Imenio che risulta di colore bianco. L’imenio è la parte inferiore del fungo, al di sotto del cappello, composto da dei tubuli sottili che non si attaccano mai al gambo.
Più il fungo è giovane e più sarà bianco, poi tendente al giallo e successivamente nella sua fase finale al colore verdognolo.
Il gambo di questo fungo, come è sempre visibile nell’immagine, è di colore nocciola ma può essere anche biancastro. Negli esemplari giovani la forma del risulta piuttosto tozza e panciuta, mentre più il fungo invecchia e più assume una forma cilindrica ed allungata.
LA CARNE DEL FUNGO PORCINO, NON CAMBIA COLORE
Importante specificare che la carne del fungo porcino non cambia mai colore, a differenza anche di alcuni esemplari dello stesso ceppo facilmente riconoscibili al semplice tatto.
Alcuni funghi infatti basterà toccarli sulla carne sotto al cappello, per notare come in pochi istanti si colori.
L’Edulis invece rimane perfettamente bianco. Altro indizio importante è che il porcino sul gambo molto spesso presenta una reticolatura.

Boletus Edulis, si tratta di un altro esemplare di fungo porcino cresciuto nei boschi di faggio. Dall’immagine scattata da Emanuele Valeri è possibile notare la presenza di un gambo piuttosto reticolato come da descrizione
LE QUOTE DI CRESCITA DEL FUNGO PORCINO
Solitamente nei periodi giusti può essere trovato dalle basse quote collinari fino alle medie quote di montagna. Parliamo di 1500/1600 metri di quota.
I periodi preferiti dal fungo per crescere sono solitamente quelli autunnali, ma questo non esclude che in stagioni particolarmente piovose ed esenti da caldo eccessivo possa essere ritrovato anche nei periodi estivi.
Si specifica che queste sono solo alcune delle nozioni del Boletus Edulis .
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