Il pitone birmano è un affascinante rettile Record assoluto per un pitone birmano trovato in Florida: si tratta di un’esemplare femmina, con 122 uova...
E’ nuovamente rischio valanghe in Appennino dove nelle scorse ore sono caduti abbondanti accumuli nevosi, grazie ad una perturbazione che per l’appunto oltre i 1600 metri ha scaricato quasi 100 cm in circa 24 ore.
Una neve pesante e bagnata classica del mese di marzo e delle perturbazioni che solitamente arrivano da Ovest-nord Ovest, che hanno praticamente caratterizzato quasi tutto l’inverno.
Notevoli accumuli nevosi si registrano infatti sulle vette dell’Appennino centrale e in particolare sui versanti occidentali, Appennino Abruzzese e Laziali su tutti con il Terminillo, il Sirente, il Velino, ma anche il Monte Magnola che quest’anno sono veramente stracolmi di neve.
La scorsa settimana dopo giornate di sole e miti temperature che quasi ricordavano la tarda primavera, il Rifugio Vincenzo Sebastiani sito nel territorio di Rocca di Mezzo risultava ancora per metà ricoperto dalla neve.
Oggi a proposito del Monte Magnola ci giungono le immagini di Davide Tomassini, che da Ovindoli ha immortalato questi distacchi valanghivi spontanei.
Le immagini di DAVIDE TOMASSINI fanno riferimento ai versanti Nord-Nord Est della Montagna, ovvero quelli che con il peggioramento appena passato hanno accumulato più neve al suolo.
Nelle prossime ore le temperature saranno in sensibile rialzo e così anche il rischio valanghe.
Consigliamo la massima prudenza.