Appennino bianco, è arrivata la prima documentazione fotografica dei fiori di brina anche in Appennino. L’evento si è verificato in Abruzzo ed è stato spiegato in diretta Rai 3 all’interno del programma meteorologico di GEO, condotto dal meteorologo Filippo Thiery.
APPENNINO BIANCO, ECCO LA PRIMA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DEI FIORI DI BRINA IN APPENNINO
L’evento si è verificato all’interno dei confini del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, immortalato dal sempre eccellente Pietro Santucci, fotografo naturalista e accompagnatore di media montagna, che nel corso di una sua uscita fotografica in ciaspole si è imbattuto in questo straordinario scenario.
Partiamo però facendo un passo indietro con gli scatti che Matthias Wietz, ricercatore polare e biologo marino tedesco, che realizzò nel 2009 con un volo di elicottero radente alla superficie dell’Oceano Polare, non distanti dal Polo Nord, nel corso di una missione Svedese per le ricerche Polari.
Una vera prateria di formazioni ghiacciate, la definisce Thiery, con una geometria dendritico stellare sfaccettata che può ricordare le dimensioni della consueta brina, che talvolta siamo capaci di riconoscere. Un fenomeno a noi familiare.
Il meccanismo della formazione dei fiori di brina è analogo a quello della brina stessa, con la differenza che quest’ultimi si formano su di un sottilissimo strato di ghiaccio marino. Ghiaccio di giovanissima formazione che non ha ancora avuto modo di ispessirsi, e con temperature che sono lievemente al di sotto degli zero gradi.
La massa d’aria sovrastante ad essa deve invece scendere diversi gradi al di sotto degli zero, almeno di quindici gradi, e dallo strato di ghiaccio marino le molecole d’acqua passano allo stato di vapore e formano uno strato di aria sovrassatura radente alla superficie marina e da quest ultimo nel processo inverso del brinamento porta alla formazione di questi straordinari fiori con geometria esagonale.
LE CARATTERISTICHE DI QUESTI FIORI
Ognuno di questi fiori, continua Filippo Thiery su Rai 3, presenta delle caratteristiche peculiari non indifferenti, tanto che dal punto di vista della salinità sono da 3 a 5 volte superiori rispetto a quelle del ghiaccio su cui poggiano, perchè riescono ad assorbire questa salamoia che li ricopre e anche dei micro organismi che ospitano fino ad oltre due milioni di batteri per ogni fiori.
E’ rarissimo vederli su specchi di acqua dolce, fenomeno tuttavia frequente su laghi di Alaska, Canada, ma sono stati documentati per la prima volta nel 2022 anche in italia, sulle Alpi Giulie, grazie alla documentazione fotografica di Mike Tessari.
Si trattò della prima documentazione fotografica di questo fenomeno sul versante italiano delle Alpi, e sui laghi glaciali delle Alpi Giulie.
LA PRIMA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DEI FIORI DI BRINA IN APPENNINO
Esattamente un anno dopo, dice Thiery, c’è stata la possibilità di documentare per la prima volta la formazione di questo fenomeno anche in Appennino.
Appennino Bianco, ecco la prima documentazione fotografica dei fiori di Brina in Appennino
Gli scatti come anticipato ad inizio articolo sono del solito Pietro Santucci.
Le immagini sono state messe a punto nell’area del Lago Video, posto in una conca carsica, all’interno del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise.
Il Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise, oltre alle sue caratteristiche uniche, che richiama ogni anno a se migliaia di turisti per il rapporto instaurato tra uomo e natura, può fregiarsi anche di essere una località dove si verificano dei fenomeni meteorologici simili a quelli delle latitudini polari.
Si tratta con molta probabilità della prima documentazione fotografia di questo fenomeno alle latitudini meridionali.
Solo negli ultimi anni la comunità scientifica è stata in grado di trovare delle spiegazioni per questo fenomeno, ma oltre un secolo fa il pittore Gustaf Fjæstad dipingeva un quadro simile a quello rappresentato da Pietro Santucci con la sua fotografia.
L’ Appennino Bianco offre degli scenari e delle soluzioni meteorologiche molto particolari, ad esempio come il fenomeno dei fiori di brina.
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