Appennino, in arrivo una notte gelida

L’aria artica sta in queste ore abbordando le regioni centrali della nostra Penisola, dopo aver portato stamane neve fino a quote molto basse tra Veneto, Romagna e nord delle Marche. L’ingresso del nocciolo gelido in quota ha scatenato fenomeni di marcata instabilità a carattere temporalesco, ragion per cui le precipitazioni nevose hanno interessato, in forma locale, anche le zone di bassa collina delle medesime regioni. Il fronte instabile accompagnato dall’aria artica è poi scivolato rapidamente verso il medio-basso versante Adriatico, portando nevicate fino a bassissima quota su Abruzzo, zone interne del Lazio, Molise e Gargano, ove i fiocchi hanno fatto la loro comparsa fin sui 500-600 metri. Il vento, intanto, continua ad imperversare con una certa intensità sui valichi appenninici del Centro, anche se progressivamente con il passare delle ore tenderà ad attenuarsi.

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Nel corso delle prossime ore irromperà, a 850 hPa (1500 metri circa) la termica di -6°C, ragion per cui ci attendiamo un ulteriore abbassamento delle temperature anche alle quote inferiori. Questo, in concomitanza con l’attenuarsi dei venti da nord e il graduale rasserenamento del cielo, determinerà un vero e proprio tracollo delle temperature notturne, che si porteranno abbondantemente al di sotto dello zero fin dalle medie quote. Nelle ampie e vaste aree pianeggianti  d’alta quota (come ad esempio Piani di Pezza) non escludiamo punte fino a -18/-20°C, ma in generale un pò in tutte le zone interne farà davvero molto, molto freddo. Nella mattinata di domani, progressivamente, i venti ruoteranno dai quadranti meridionali e i valori termici si alzeranno in maniera corposa, ma questo dovrebbe comunque avvenire immediatamente dopo il picco minimo previsto entro l’alba di domani.