Quattro anni fa elicottero del 118 precipitava a Campo Felice

Campo Felice: 24 gennaio 2017 – 24 gennaio 2021.

Campo Felice

L’elicottero precipitato a Campo Felice

Sono trascorsi quattro anni da quel tragico incidente. L’elicottero cadde dopo il recupero di un ferito su una pista da sci. A perdere la vita nell’incidente i cinque componenti dell’equipaggio e il paziente che era a bordo. L’elicottero, un Aw 139, sarebbe precipitato da un’altezza di 600 metri e scomparso dai radar in provincia dell’Aquila subito dopo la tarda mattina. Le condizioni meteo erano pessime e in tutta la zona c’è ancora molta nebbia che ostacolava la visibilità.

In quella occasione persero la vita dopo un’operazione di Soccorso, Davide De Carolis, Giuseppe Serpeti, Mario Matrella, Marco Zavoli, Walter Bucci e  il turista romano infortunatosi sulle nevi di Campo Felice, Ettore Palanca. I soccorritori, appunto, erano intervenuti per un incidente sulle piste di sci di Campo Felice. Era una giornata dove a farla da padrona fu la nebbia. Improvvisamente dell’elicottero si persero le tracce e più di un testimone di di avere udito un forte boato.

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L’elicottero precipitato a Campo Felice e l’arrivo dei soccorsi

Partirono immediatamente delle squadre di soccorso che non riuscirono, però , a localizzare immediatamente l’elicottero caduto a causa delle avverse condizioni meteorologiche. L’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo in quella occasione aprì anche una inchiesta, inviando sul posto anche un ispettore. La stessa Agenzia, pochi mesi dopo, pubblicò la relazione finale d’inchiesta relativa all’incidente: “Alle 11.23’ ora locale, l’AW139 decollava da Campo Felice alla volta dell’ospedale dell’Aquila. Lo stesso elicottero, alle 11.25’, impattava contro il versante Sud-Ovest del Monte Cefalone, ad una quota di circa 1840 m, a circa 3,5 km dal punto da cui era decollato nel comprensorio sciistico di Campo Felice. Nell’impatto l’elicottero andava distrutto e tutti i sei occupanti perdevano la vita. La causa dell’incidente è riconducibile all’impatto dell’elicottero contro il pendio Sud-Ovest del Monte Cefalone, avvenuto in condizioni di volo solo parzialmente controllato. All’accadimento dell’evento hanno significativamente contribuito:

– il rapido deterioramento delle condizioni di visibilità presenti nella Piana di Campo Felice;

– la decisione del pilota di proseguire ugualmente la missione, una volta realizzato che le condizioni di visibilità presenti non avrebbero consentito di proseguire il volo in VFR (cioè secondo le regole del volo a vista);

– la perdita di consapevolezza situazionale, causata dal probabile disorientamento spaziale sofferto dal pilota in condizioni IMC (condizioni meteorologiche di volo strumentale), che non ha consentito allo stesso di riconoscere e recuperare l’assetto non stabilizzato dell’elicottero (in particolare la virata a destra finale che ha portato all’impatto); applicare quanto previsto dal Manuale operativo nel caso di passaggio accidentale da VMC (condizioni meteorologiche di volo a vista) a IMC durante un volo VFR;

– il limitato allenamento del pilota alla condotta strumentale del volo”.

Oggi il Soccorso Alpino e Speleologico ha voluto ricordare le sei vittime: “Ricordiamo i nostri amici deceduti nella tragedia di Campo Felice in Abruzzo, quando nel 2017 precipitò l’elicottero del 118 dopo aver soccorso una persona. Un pensiero a Valter, medico del 118 e del Soccorso Alpino, a Davide, tecnico di elisoccorso, assieme al pilota Gianmmarco, a Mario, tecnico aeronautico e volontario del Soccorso Apino, a Giuseppe, infermiere del 118 e ad Ettore, la persona soccorsa“.

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Le sei vittime dell’incidente a Campo Felice