Aliano il paese dei Calanchi arroccato sulle Dolomiti Lucane

Aliano è un piccolo paesino, della provincia di Matera, Basilicata, è di circa 912 abitanti ed è arroccato sulle Dolomiti Lucane. Un vero e proprio spettacolo paesaggistico si presenta d’innanzi ai turisti che si recano ad Aliano per la prima volta, del resto un po’ per tutti quando non è mai capitato di vedere la bellezza delle Dolomiti Lucane.

Arrampicato su un colle argilloso a 555 metri sopra il livello del mare, domina la Val D’Agri e il torrente Sauro nella parte centro-occidentale della Provincia al confine con la parte centro orientale della provincia di Potenza.

Dal Latino “Praedium Allianum” podere di Allius, gentilizio Romano. Grazie alla vicinanza del paese ai fiumi Agri e Sinni, nell’antichità fu centro di importanti scambi tra la civiltà greca, etrusca ed enotria, come poi testimoniato anche dalla scoperta di una necropoli risalente ad un periodo compreso tra VII ed VI secolo a.C.

Aliano è poi famoso anche grazie a Carlo Levi, scrittore, che li ambientò il libro “Cristo si è fermato a Eboli” (1945).

Levi durante il regime fascista, tra il 1935 e il 1936 fu condannato al confino in Lucania e trascorse un lungo periodo della sua vita in Basilicata, e in particolare ad Aliano. Ancora oggi nei vicoli del paese sono impresse alcune frasi simbolo del suo libro.

Aliano è poi considerato il paese dei Calanchi, sono solchi che si formano all’interno del terreno si accentuano rapidamente, allungandosi e procedendo a ritroso, moltiplicandosi e ramificandosi. Tale processo si estende ad interi versanti, suddivisi da numerose vallecole separate a loro volta da strette creste con micro versanti nudi in rapida evoluzione. Le cause di innesco del processo che porta alla formazione dei calanchi sono molteplici e spesso concomitanti: in primis la presenza di un substrato argilloso con discreta componente sabbiosa; regime climatico caratterizzato da una lunga estate secca e piogge intense concentrate in determinati periodi dell’anno; esposizione meridionale dei versanti; acclività del pendio compresa tra i 40-60° che favorisce il rapido deflusso dell’acqua; esistenza di un livello meno erodibile alla sommità del versante (Ricci; De Sanctis, 2004).