“Daniele Nardi e Tom Ballard sono morti per ipotermia”, questo quanto riferito dall’alpinista spagnolo Alex Txikon in un’intervista al quotidiano Marca.
“A quelle quote, specie in inverno e dopo le ore 17, le temperature possono subire variazioni anche importanti a causa del forte vento. Non è inverosimile che da -30°C si sia passati a valori fino a -60°C nel giro di pochissimo tempo.” L’intervista prosegue ed emergono, pian piano, particolari inediti sulle operazioni di soccorso: “Non abbiamo dormito per tre giorni, in queste situazioni la speranza di osservare qualche segnale, anche di notte, c’è sempre. Anche se sai che sono morti, il sub-conscio non ti consente di rinunciare all’idea che siano ancora vivi. Osservando bene la montagna ci siamo poi accorti della presenza dei due corpi; erano attaccati su una corda fissa e ben tesa, pertanto è molto probabile che siano morti per ipotermia, congelati entrambi“.
L’altra novità che emerge dall’intervista è i segnali luminosi che Tom e Daniele avrebbero lanciato al campo base: “Dal Campo Base non ci hanno informato di nulla, perché non c’era certezza fossero segnali di richiesta di soccorso. I pakistani presenti non avevano una conoscenza adeguata della montagna ed erano dotati di binocoli assai poco potenti. Nelle immagini scattate dai nostri telescopi ho subito notato molto che Tom e Daniele erano attaccati alla corda fissa, tesa per il peso dei corpi. Hanno perso la vita per congelamento, dovuto ad un repentino, quanto imprevedibile abbassamento drastico della temperatura“.