Alessandro Amato (INGV): terremoto ottobre 2016 esempio di migrazione sismica

Ricordando gli strani giorni tra il 26 e il 30 ottobre 2016, un chiaro esempio di migrazione della sismicità“.

Quattro anni fa, la sequenza sismica del Centro Italia, iniziata senza preavviso il 24 agosto, prendeva una piega nuova e in parte aspettata. La sismicità, che fino a quel giorno era rimasta confinata nel settore appenninico compreso tra il confine Lazio-Abruzzo e la zona poco a nord di Norcia (cerchi blu), migrava verso nord, con i due forti terremoti del 26 (M5.4 alle 19:10 e M5.9 alle 21:18) interessando un settore nuovo, fino a Muccia. La zona attiva si estendeva così per oltre 60 km dall’Abruzzo alle Marche.

Di lì a pochi giorni sarebbe avvenuto il più forte terremoto della sequenza, M6.5 il 30 ottobre alle 7:40, il cui epicentro si collocò tra le due zone già attive, rompendo con maggiore energia le faglie già attivate nei terremoti precedenti e probabilmente attivandone di nuove. I danni, già pesanti, si aggravarono notevolmente in molte località. Tuttavia, grazie alle cautele raccomandate dagli scienziati e messe in atto dal sistema di protezione civile, il terremoto del 30 ottobre non provocò ulteriori vittime.

A tale proposito il geologo e sismologo Alessandro Amato (INGV), sul suo profilo Facebook, aggiunge che: “Ricordando gli strani giorni tra il 26 e il 30 ottobre 2016, un chiaro esempio di migrazione della sismicità. Tuttavia, quando la mattina del 30 arrivò il terremoto più forte della sequenza (M6.5), rimanemmo tutti piuttosto sorpresi della sua localizzazione. Anni di studi hanno chiarito vari aspetti di questo sistema di faglie ma ancora restano delle incertezze su alcuni dettagli importanti“.

La mappa della sequenza sismica dal 24 agosto 2016 al 26 ottobre 2016 (ore 20.20). Le stelle bianche sono i due eventi di magnitudo 6.0 e 5.4 del 24 agosto. Le due stelle rosse sono i terremoti avvenuti il 26 ottobre 2016, di magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 (stella più a sud) e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18 (la stella più a nord).

Fonte: ingvterremoti.com/2020/10/27/i-terremoti-del-26-ottobre-2016/