L’alta pressione ha le ore contate. Nel corso del fine settimana e durante i primi giorni della prossima, difatti, la perturbazione n.5 do novembre determinerá un signicativo cambiamento delle condizioni meteorologiche, dapprima sulle regioni Nord-Occidentali ed in seguito, tra le giornate di domenica 26 e lunedí 27 anche sulle rimanenti regioni Centro-Meridionali, oltre ad un sensibile calo termico.

L’aria di tipo polare-marittima in arrivo al seguito del passaggio del fronte perturbato, favorirà un calo delle temperature in genere compreso tra i 5/10°C in particolar modo lungo il versante adriatico.
Segnaliami di prestare attenzione a chi annuncia gridando frasi del tipo: “In arrivo gelo e neve”! Aria Polare Marittima non è sinonimo, sia ben chiaro, di ‘ondata di gelo’….almeno alle nostre latitudini: a scanso di equivoci, è bene premettere che il suo ingresso favorirà, dapprima, un richiamo di correnti meridionali (Garbino) in particolare sulle regioni del medio-basso Adriatico mentre nei giorni seguenti alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri) le temperature potrebbero raggiungere (stando all’ultimo aggiornamento probabilistico del modello americano GFS) valori prossimi ai -4°C. Ciò nonostante, affinchè codesta massa d’aria riesca a “rovesciare” al suolo il freddo, particolare importanza rivestiranno le precipitazioni: ove presenti, infatti, gli effetti del calo termico saranno più incisivi favorendo, quindi, fenomeni nevosi fin verso quote relativamente basse proprio tra domenica e lunedì. I modelli fisico-matematici, inoltre, intravedono un cambiamento ben più importante a cavallo della metà della prossima settimana per l’approssimarsi di una nuova perturbazione a carattere freddo attesa sulla nostra Penisola tra mercoledì 29 e giovedì 30 novembre.
Vista la distanza temporale dall’evento, però, è ancora prematuro poter definire i dettagli previsionali; a tale proposito vi invitiamo a seguire gli opportuni e necessari aggiornamenti.
Angelo Ruggieri