Uno spettacolare salvataggio del Soccorso Alpino e Speleologico sul Monte Polluce per il salvataggio di una cordata di alpinsti scivolati.
SPETTACOLARE SALVATAGGIO DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO SUL MONTE POLLUCE
Il fatto si è verificato nella giornata di domenica quando intorno alle ore 11:30 del mattino una cordata di alpinisti è scivolata sul Monte Polluce, massiccio del Monte Rosa, alle pendici del ghiacciaio.

Il Soccorso Alpino e Speleologico nella giornata di ieri ha portato a termine un complicato quanto spettacolare salvataggio sul Monte Polluce. Sono stati recuperati due alpinisti scivolati alle pendici del ghiacciaio, immobilizzati e portati in ospedale con l’elisoccorso. Foto Soccorso Alpino e Speleologico
I due alpinisti scivolati sono stati recuperati dal Soccorso Alpino e Speleologico intervenuto con elisoccorso e sono stati trasportati in ospedale. Fortunatamente i due alpinisti di nazionalità italiana non sono in condizioni preoccupanti, sebbene le operazioni di recupero sono risultate molto complicate a causa della caduta dei massi dalla montagna.
In particolare hanno spiegato i soccorritori, che per immobilizzare la paziente è stato necessario doversi riparare nella crepaccia terminale del ghiacciaio.
In allegato il video del salvataggio da parte degli uomini del CNSAS – Soccorso Alpino e Speleologico che con l’elisoccorso hanno permesso prima ai tecnici di scendere alle pendici del ghiacciaio, poi di immobilizzare i pazienti e allora ripartire per trasportarli verso l’ospedale.
Di seguito anche il comunicato dal parte del CNSAS Nazionale, che ha pubblicato anche il video dell’intervento attraverso i suoi canali social.
Intervento del Soccorso Alpino della Valle d’Aosta questa mattina alle ore 11:30 sul monte Polluce, nel gruppo del massiccio del Rosa, per una cordata di alpinisti scivolati. L’incidente nella zona in fondo al ghiacciaio, a quota 4000 metri circa. I due alpinisti, maschio e femmina, di nazionalità italiana, sono stati recuperati ed elitrasportati in pronto soccorso. Fortunatamente le loro condizioni non destano preoccupazione. L’intervento di recupero e soccorso è stato reso particolarmente complicato e pericoloso a causa delle scariche di sassi provenienti dall’alto e per l’immobilizzazione della paziente è stato necessario ripararsi all’interno della crepaccia terminale del ghiacciaio. Anche questa volta: missione compiuta.