Incidenti in montagna. Un sabato nero che ha visto ben 4 vittime sulle nostre montagne, una tra queste sul Gran Sasso d’Italia.
INCIDENTI IN MONTAGNA, BEN 4 SONO STATE NELLA GIORNATA DI IERI LE VITTIME SULLE NOSTRE MONTAGNE
Nella serata di sabato sono arrivati i comunicati del Soccorso Alpino e Speleologico, che ha fatto sapere dei numerosi incidenti avvenuti in giornata sulle nostre montagne.
Il bilancio è risultato davvero negativo, tanto che le vittime sono state ben 4. Tre al nord Italia e una al centro sul Gran Sasso d’Italia.
Proprio la vetta regina dell’Appennino si conferma come una tra le montagne più insidiose in Italia, tanto che ogni anno il numero dei morti continua ad aumentare in modo repentino.
INCIDENTI IN MONTAGNA, COSA E’ ACCADUTO SUL GRAN SASSO?
La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, quel che è certo è che due alpinisti entrambi di Roma erano sulla via Mirka in cordata quando uno dei due per cause ignote sarebbe precipitato per alcune decine di metri.
L’alpinista si era incastrato nella nicchia di una parete circostante, e il suo compagno inizialmente credeva stesse bene.
Immediatamente è stato allertato il CNSAS, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, che è intervenuto con un elicottero di soccorso, dove è stato possibile in un primo momento recuperare solamente l’alpinista illeso a causa delle forti raffiche di vento che non hanno consentito ai soccorsi di operare velocemente anche con l’elisoccorso.
La salma dell’altro alpinista è stata recuperata da una squadra del CNSAS e riportata a valle.

Incidenti in montagna, la giornata di sabato 9 luglio ha visto ben 4 vittime sulle nostre montagne. Una di esse sul Gran Sasso d’Italia. Foto Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico
Di seguito il comunicato del Soccorso Alpino e Speleologico:
Erano lungo la Via Mirka sul Corno Piccolo, sul Gran Sasso, quando uno dei due alpinisti, il primo di cordata, al quarto tiro, per ragioni ignote, è volato giù lungo la parete ed è purtroppo deceduto. L’alpinista si è incastrato in una nicchia della parete sottostante e in un primo momento il compagno di cordata pensava stesse bene.
Subito il secondo di cordata ha comunque allertato il 118 ed è scattato il protocollo dei soccorsi in montagna: è stato attivato il Soccorso Alpino e Speleologico, che è partito con l’elisoccorso. Purtroppo però, a causa delle forti raffiche di vento, l’elicottero ha fatto scendere in parete un tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico, che ha recuperato l’alpinista illeso, gli altri tecnici invece stanno recuperando e portando giù la salma dell’alpinista deceduto. Sia l’alpinista deceduto che il compagno sono di Roma.
Gli altri incidenti si sono invece verificati a Cortina D’Ampezzo, dove alle cascate di Fanes un’escursionista è precipitata sul sentiero ed è deceduta a causa degli importanti traumi riportati per via della caduta.
In Trentino intorno alle 17:20 della giornata di sabato è stato ritrovato il corpo senza vita di un’escursionista disperso in Val di Jon.
Infine una donna di 70 anni ha perso la vita precipitando da una scarpata in Veneto sul Monte Carega.
Le raccomandazioni da parte del Soccorso Alpino e Speleologico sono sempre le medesime, ovvero quelle di recarsi in alta quota solo se preparati, dopo avere consultato le previsioni del tempo e con il vestiario idoneo.
Questi sono i consigli veloci per tentare di ridurre al minimo gli incidenti in montagna .
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