Gran Sasso, escursionisti sfiniti recuperati tra il vento e la nebbia dal Soccorso Alpino

Gran Sasso, è ancora una volta la montagna più alta di tutto l’Appennino a far parlare di se a causa di un nuovo intervento da parte del Soccorso Alpino e Speleologico.

GRAN SASSO, ESCURSIONISTI UNGHERESI RECUPERATI ALL’ALTEZZA DEL RIFUGIO FRANCHETTI

Erano sfiniti e hanno contattato il Soccorso Alpino e Speleologico, si tratta di due turisti escursionisti ungheresi che hanno approcciato la salita al Gran Sasso d’Italia passando per il Rifugio Franchetti.

Proprio all’altezza della struttura gestita da Luca Mazzoleni, hanno trovato ampie difficoltà soprattutto per via del forte maltempo che imperversava sulle nostre montagne appenniniche.

Ricordiamo che il Rifugio Franchetti del Gran Sasso d’Italia si è chiusa proprio con il 24 di settembre, come comunicato dalla stessa pagina ufficiale della struttura.

Arrivata la chiamata al 118 una squadra di soccorritori, viste anche le condizioni meteo avverse che non permettevano l’utilizzo dell’elicottero sono dovuti salite a piedi da Cima alta.

Una volta giunti sul posto è stato verificato che i due escursionisti erano sfiniti, probabilmente proprio dalle condizioni meteorologiche avverse.

Gran Sasso, soccorsi nella notte turisti ungheresi

Gran Sasso, due escursionisti ungheresi sfiniti sono stati soccorsi all’altezza del Rifugio Franchetti. I soccorritori hanno riportato i due a valle illesi. Foto Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo

I tecnici del CNSAS li hanno così recuperati e portati a valle dai Prati di Tivo.

Ecco il comunicato del Soccorso Alpino e Speleologico:

Una squadra della stazione di Teramo del Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuta nel tardo pomeriggio su richiesta del tecnico di centrale operativa del CNSAS, dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte di due escursionisti ungheresi che, arrivati al Rifugio Franchetti sul Gran Sasso non sono stati più in grado di proseguire, causa sfinimento. A causa della fitta nebbia l’elisoccorso non è potuto decollare, quindi i tecnici teramani sono partiti da Cima Alta ed hanno raggiunto a piedi il Rifugio Franchetti e, a seguito dell’accertamento delle condizioni cliniche dei due da parte del medico del CNSAS presente sul posto, hanno provveduto a riaccompagnarli presso il piazzale di Prati di Tivo dapprima a piedi, poi con mezzo fuoristrada.

FORTE MALTEMPO, VENTI INTENSI, NEBBIA E NEVE SUL CORNO GRANDE

In molti, sempre meno, tengono in considerazione la pericolosità di una montagna come quella più alta di tutto l’Appennino. Sottovalutata è una tra quelle che annualmente miete più vittime in Italia, già cinque in questo 2023.

Eppure le previsioni meteo erano state molto esplicite riguardo il peggioramento del tempo in arrivo, che ha riportato anche la prima neve a partire dai 2600 metri di quota.

In queste occasioni i venti spazzano impetuosi anche ad oltre 100 Km/h e in condizioni di instabilità meteorologica solitamente è presente anche la nebbia.

Non solo vento, e neve, ma anche tanto freddo, con la stazione meteo dell’associazione meteorologica Caput Frigoris che per tutta la giornata di ieri non è mai andata oltre il valore di +3°C.

Rimarchiamo inoltre come sia di fondamentale importanza recarsi in montagna con l’abbigliamento adatto, e solamente dopo avere valutato attentamente lo sviluppo delle condizioni del tempo.

In situazioni come quelle di ieri con pioggia, vento, neve e nebbia, recarsi su montagne come il Gran Sasso può significare mettere a repentaglio la propria vita e quella dei soccorritori.

 

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