Boy Scout in calzoncini tra la bufera in Appennino, tre in ospedale (VIDEO)

Un gruppo di Boy Scout di Firenze è stato sorpreso da una bufera di neve in Appennino, che ha costretto il Soccorso Alpino e Speleologico ad intervenire per portare i ragazzi in salvo.

BOY SCOUT IN PANTALOCINI CORTI IN MEZZO ALLA BUFERA DI NEVE IN APPENNINO, IN TRE IN OSPEDALE

Una fase di maltempo molto veloce ma allo stesso tempo incisiva nella giornata del 24 aprile ha interessato in modo uniforme un po’ tutto l’Appennino, con le condizioni meteorologiche in rapido peggioramento già dalla serata del 23 di aprile con forti venti che hanno cominciato a spazzare un po’ tutti quanti i crinali rendendo nuovamente il clima più invernale che tardo primaverile.

La conseguenza è stato un corposo calo delle temperature, seguito addirittura dal ritorno delle precipitazioni e della neve che nel corso della giornata si è portata a sfiorare anche i 1300 metri di quota.

LA VICENDA E L’ESCURSIONE NONOSTANTE IL GESTORE DEL RIFUGIO L’AVESSE SCONSIGLIATA

Un gruppo di 15 boy scout tutti residenti nella provincia di Firenze, tra loro anche un minorenne, indossavano tutti quanti una tenuta molto leggera con i calzoncini corti. Con loro era presente anche un’accompagnatrice e sono partiti dal Rifugio Montanaro che si trova nel comune di San Marcello Pistoiese (Pt) diretti al Rifugio Duca degli Abruzzi, nonostante lo stesso gestore del Rifugio avesse sconsigliato l’escursione conoscendo le condizioni meteo avverse che interessano la montagna.

Al passo dello Strofinatoio sono stati colti da una vera e propria bufera di neve e vento, e per via della scarsa visibilità e per la paura di finirà su dei salti di roccia hanno allertato il 112. Intorno alle ore 13 due squadre del Soccorso Alpino e Speleologico delle stazioni Corno Alle Scale con una unità cinofila del Monte Cimone, cominciano ad avvicinarsi alla zona indicata.

Le condizioni del terreno e il forte vento presente non hanno consentito ai tecnici del CNSAS di potere utilizzare gli sci per raggiungere i ragazzi, ed hanno dovuto proseguire la loro ascesa con gli sci in spalla.

Una volta raggiunti sono stati condotti nella sede del Soccorso Alpino e Speleologico e sono stati tutti quanti visitati da un medico. Tre giovani donne, due di 18 anni e una di 17, sono state portate all’ospedale di Porretta per una ipotermia severa, mentre i restanti sono stati caricati sul pulmino della Croce Rossa e trasportati al CRI di Lizzano dove sono andati a prenderli i genitori.

IL COMUNICATO DEL CNSAS SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO

Colti da una bufera di neve al P.sso dello Strofinatoio sul crinale spartiacque che divide la Toscana dall’Emilia Romagna, nel comprensorio del Corno alle Scale.
Si tratta di un gruppo di 15 Boy Scout tutti residenti nella provincia di Firenze, fra loro anche una minore e tutti indossavano la tipica divisa con calzoncini corti. Con loro una accompagnatrice. Sono partiti dal Rifugio Montanaro che si trova nel comune di San Marcello Pistoiese (Pt) diretti al Rifugio Duca degli Abruzzi. Sono partiti nonostante il meteo fosse in peggioramento e il gestore del Rifugio lo avesse sconsigliato. Giunti al P.sso dello Strofinatoio sono stati colti da una bufera di neve. Costretti a fermarsi per la scarsa visibilità, per il freddo e per il timore di finire su dei salti di roccia hanno chiesto aiuto al 112. Sono circa le 13 e due squadre del Soccorso Alpino e Speleologico delle stazioni Corno alle Scale con una unità cinofila e la stazione M.te Cimone, iniziano ad avvicinarsi alla zona indicata. Le condizioni del terreno e il forte vento non consentivano l’uso degli sci e i tecnici hanno proseguito a piedi. Nel frattempo il 118 inviava due ambulanze, l’automedica e un pulmino presso l’ambulatorio delle Polle. Il gruppo di Boy Scout viene raggiunto dal personale e riaccompagnato presso la sede del CNSAS dove il medico li ha visitati. Tre di loro, tre donne due di 18 anni e una di 17 anni sono state portate all’ospedale di Porretta per una ipotermia severa. Gli altri ragazzi sono stati caricati dal pulmino delle Croce Rossa e dai mezzi del Soccorso Alpino e portati presso la sede della CRI di Lizzano in attesa dei loro genitori.
Presenti sul posto anche i Carabinieri di Lizzano.
Gli altri giovani Boy Scout sono tornati a casa.