Terminillo, la montagna abbandonata al proprio destino con un rilancio che non arriva mai. Impianti di risalita nel degrado e che probabilmente rischiano di non riprendere la loro funzione in questo 2022/2023.
TERMINILLO LA MONTAGNA ABBANDONATA
Torna a far parlare di sé il Terminillo, una montagna molto amata dagli amanti del Lazio e dell’Appennino. Il Terminillo è stato negli anni passati il vero fulcro del turismo invernale, con i Romani che nel corso delle stagioni invernali si recavano con grande piacere e poche difficoltà in quella che veniva definita “la montagna dei Romani”.
Nel corso dei decenni tuttavia la situazione si è evoluta quasi per tutti, tranne che per la località laziale che per una serie di scelte errate nel corso degli ultimi decenni è rimasta ferma, almeno sotto il punto di vista dello sviluppo del turismo, a trenta anni fa.
Nel mentre sono avvenute le opere di ristrutturazione e le grandi opere di urbanistica che hanno favorito i territori abruzzesi, in molti casi velocemente raggiungibili al contrario del Terminillo che ad oggi raggiungerla dal territorio romano significa impiegare lo stesso tempo che per arrivare in una delle rinomate aree d’Abruzzo.
Non è tanto il tempo impiegato per raggiungere la montagna, sempre molto frequentata dagli escursionisti, quanto le strutture presenti che purtroppo nel corso dei decenni sono andate incontro ad una situazione di degrado.
Molti turisti in inverno prendono come riferimento il Terminillo per trascorrere delle giornate sulla neve, sebbene gli impianti di sci sono rimasti totalmente nel degradoGli sforzi delle attività del posto per rendere il territorio migliore sono all’ordine del giorno, e nonostante tutto i servizi offerti ad esempio dagli impianti di sci continuano a creare problematiche di vario genere al territorio che non riesce ormai da anni a riaffermarsi nel turismo dello sci.
In particolare negli ultimi anni sono in atto varie battaglie tra Comune, Regione e ambientalisti, quest’ultimi non favorevoli ad uno sviluppo della montagna per il turismo dello sci e della neve. Proprio il progetto del TSM2 portato avanti dalla Regione è stato portato in sospensiva lasciando un enorme punto interrogativo su quelle che saranno le sorti della montagna laziale.
Intanto è delle scorsa settimana la notizia che gli imprenditori che gestiscono gli impianti di risalita, dopo il covid e poi l’aumento della corrente elettrica e del gas non sono assolutamente intenzionati a riaprire gli impianti degli sport invernali per la prossima stagione ormai alle porte.
I maestri di sci del luogo sono stati ricevuti anche dall’amministrazione, parlando delle loro preoccupazioni inerenti al prossimo periodo invernale e del lavoro che nel caso gli impianti sul serio rimanessero chiusi andrebbero a danneggiare in modo molto pesante il turismo della neve.
La stessa amministrazione ha avuto un dialogo con i proprietari degli impianti, ribadendo che la struttura deve andare avanti almeno fino alla prossima primavera quando dovrà essere effettuata una nuova gara per l’affidamento dei bandi di gestione.
Un vero peccato in quanto il Terminillo è una delle montagne più apprezzate di tutto l’Appennino, dove nonostante le varie difficoltà che vi sono per raggiungerlo i turisti in inverno si recano per sviluppare e praticare le loro attività.