Asfalto tirato a lucido e ultimi tornanti con ai bordi veri e propri muri di neve sono pronti ad accogliere l’arrivo del giro d’Italia
Siamo agli sgoccioli, alla vigilia del grande evento che domani porterà l’arrivo del Giro d’Italia a Campo Imperatore. La prima vera tappa di montagna di questo giro dove potranno verificarsi i primi distacchi pesanti.
La tappa del Gran Sasso è rimasta nella mente di tutti gli abruzzesi per la storica impresa di Marco Pantani.
Tappa molto lunga e mossa caratterizzata soprattutto dalla lunghissima ascesa finale. Montagna Pantani il Gran Sasso (Campo Imperatore) è una salita interminabile (inedita salvo gli ultimi 6 km) di quasi 45 km spezzata da un falsopiano centrale tale che saranno aggiudicati un GPM a Calascio (primi 15 km circa) e uno all’arrivo. Prima di questi anche Roccaraso è una salita classificata GPM. Per pochi metri Campo Imperatore cede la Cima Coppi al Colle delle Finestre. Il Gran Sasso è stato arrivo 4 volte di una tappa del Giro, ma nel 1985 si arrivò quasi 1000 m più in basso a Fonte Cerreto.
Intanto il manto stradale è stato tirato a lucido, mentre quello nevoso è parzialmente fuso grazie alle miti temperature dei giorni scorsi. Ancora è possibile però apprezzare dei veri e propri muri di neve sugli ultimi tornanti. Per capirci nella tratta più dura di questo tampone appenninico.
Fotografie in allegato scattate da Bike Marathon Gran Sasso d’Italia.





