Il Bollettino Valanghe della giornata odierna vede un forte rischio in Appennino, dovuto soprattutto alle forti nevicate che nelle ultime ore hanno interessato la dorsale.
BOLLETTINO VALANGHE AGGIORNATO, FORTE RISCHIO SULLA DORSALE ABRUZZESE
Una importante fase di maltempo da venerdì sta interessando la nostra Penisola, causando delle nevicate a tratti incessanti in alcune zone del nostro Appennino. In particolare gli accumuli al suolo maggiori sono stati registrati tra le aree del Gran Sasso nord orientale e la Majella.
Da domenica nel web sono presenti immagini di borghi letteralmente sommersi dalla neve, ad esempio Pietracamela e Roccacaramanico su tutti.
Ci sono zone della Majella in particolare che hanno accumulato in 24 ore o poco più oltre 100/130 centimetri di neve fresca.
A questo punto è tuttavia aumentato in modo esponenziale il rischio valanghe, soprattutto per il fatto che le montagne nei giorni scorsi per via delle elevate temperature erano quasi del tutto spoglie dalla neve.
A risentire maggiormente di questa situazione è l’Appennino centro meridionale, che anche nelle prossime ore e probabilmente pure con l’arrivo del prossimo fine settimana sarà soggetto a nuove ed ulteriori nevicate.
In questo contesto bisogna ricordare che siamo nel mese di marzo e che le temperature, nel caso in cui esce il sole, aumentano velocemente garantendo il riscaldamento del manto nevoso al suolo e dei pendii circostanti. La conseguenza è una neve pesante e non assestata che può causare anche grandi valanghe.
Per questo è necessario consultare in ogni momento prima dell’escursione o dello sci fuori pista il bollettino che quotidianamente elabora il servizio METEOMONT.
A tal proposito possiamo osservare che per i prossimi giorni ci saranno zone dell’Appennino Abruzzese che vedranno passare il rischio valanghe da moderato a forte. Nello specifico queste zone sono quelle del Gran Sasso Est e Monti della Laga Est e del Parco Nazionale della Majella.

Il bollettino valanghe di Meteomont mostra un rischio molto forte in Appennino
Persiste invece un rischio marcato nelle zone del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, mentre il Velino Sirente continua a mostrare un rischio valanghe moderato per via degli accumuli nevosi che non sono stati poi così consistenti.
Come specificato nello stesso bollettino il rischio è dato soprattutto da strati di neve che si sovrappongono con una temperatura differente e neve ventata.
Nel resto dell’Appennino, Campano, Lucano e Calabro persiste un rischio di tipo due, ovvero moderato.
TEMPO PREVISTO NELLE PROSSIME ORE
Le condizioni meteo continueranno a mantenersi instabili nelle prossime ore e nei prossimi giorni, grazie a nuovi impulsi perturbati che continueranno ad essere accompagnati da correnti di aria fredda o molto fredda, che a loro volta consentiranno nuovamente alla neve di scendere in alcuni casi anche molto copiosa in Appennino.
Solo nella giornata di giovedì potrebbe esserci una momentanea ripresa delle temperature, sebbene nel prossimo fine settimana torneranno a scendere anche in modo sostanziale e garantendo quindi un periodo sotto media piuttosto prolungato.
Fase fredda che da quanto propongono i vari centri di calcolo sembrerebbe poter persistere almeno fino alla metà della prossima settimana, quando il vortice polare tornerà a compattarsi, garantendo così all’alta pressione la possibilità di stazionare in modo più deciso sulla nostra Penisola.
Intanto il Soccorso Alpino e Speleologico, attraverso i propri canali social ha diramato un avviso per il Rischio Valanghe delle prossime ore invitando a consultare il bollettino valanghe METEOMONT.