Bollettino VALANGHE: rischio molto alto su tutto l’Appennino centrale

Un caro buongiorno a tutti gli amici di Neve Appennino, ecco il bollettino valanghe aggiornato.

Appennino settentrionale:

app sette

MANTO NEVOSO: Strati di neve recente umida-bagnata a debole coesione su strati basali più compatti e consolidati. Il manto nevoso è debolmente consolidato e per lo più instabile solo su alcuni pendii ripidi. Il manto nevoso è presente soprattutto nel settore Romagnolo e Centrale della regione a partire da m. 400-500. All’interno sono presenti croste da fusione e rigelo e ventate non portanti. Particolare attenzione va posta nella valutazione locale del pericolo e nella scelta dell’itinerario. Scarsa visibilità e possibili tratti ghiacciati lungo il crinale Tosco Emiliano

Settore Appennino settentrionale tirrenico:

app sette tirrenico

MANTO NEVOSO: Strati di neve recente asciutta a debole coesione su strati basali moderatamente consolidati. Il manto nevoso è in generale ben
consolidato su molti pendii ripidi. Non si registrano variazioni significative nel settore salvo un moderato aumento delle temperature e dell’umidità che
comporta nelle ore centrali della giornata e nei pendii maggiormente esposti al sole una perdita di coesione nei legami interni al manto nevoso. Le
criticità rimangono localizzate su singoli pendii variabilmente esposti dovute ad accumuli, cornici e lastroni da vento di pregressa formazione.

Settore Appennino Umbro-Marchigiano:

settore appennino umbro marchigiano

MANTO NEVOSO: Sottili croste da fusione e rigelo non portanti su strati moderatamente consolidati. Deboli precipitazioni di carattere nevoso solo a
partire da 1200/1300 m.s.l.m. Le temperature miti, registrate sull’intero settore, continuano a fovorire i processi di consunzione, trasformazione e
consolidamento del manto. Alle quote medie tuttavia, nei pendii ripidi o molto ripidi, non si escludono distacchi spontanei di neve bagnata a debole
coesione, sia di superficie che di fondo. Alle quote più elevate, in seguito all’azione del vento, la copertura nevosa è caratterizzata da zone con molta
neve (conche, canaloni, zone sotto vento in genere) e zone con spessori meno elevati. Il distacco di lastroni pertanto sarà possibile già con debole
sovraccarico (passaggio di un singolo sciatore/escursionista). Nelle zone con maggiore inclinazione (pendii ripidi e molto ripidi) e soprattutto nei
percorsi abituali, saranno possibili distacchi spontanei anche di medie/grandi dimensioni

 

Appennino Abruzzese e grandi massicci Appenninici:

appennino abruzzese e grandi massicci appenninici

VALANGHE OSSERVATE: Valanghe spontanee di media grandezza a lastroni di superficie di neve umida bagnata.

MANTO NEVOSO: Strati superficiali di neve umida-bagnata a debole coesione su strati intermedi moderatamente consolidati. Il manto nevoso è in generale moderatamente consolidato su molti pendii ripidi. In generale il grado del pericolo è Marcato 3 sale a Forte 4 a quote superiori i 1300/1500 mslm o in presenza di grossi accumuli, il manto nevoso è debolmente consolidato per lo più instabile.

Appennino Calabro-Lucano:

appenin ocalabro lucano

MANTO NEVOSO: Strati di neve umida-bagnata su strati moderatamente consolidati. Il manto nevoso è in generale moderatamente consolidato su tutti i pendii ripidi.