Bollettino VALANGHE 4 Febbraio: ancora rischio marcato tra Abruzzo e Lazio

Un caro buongiorno e un felice week end amici di Neve Appennino, ecco il bollettino valanghe aggiornato e valido per la giornata di sabato 4 Febbraio.

Appennino settentrionale:

MANTO NEVOSO:  Strati di neve bagnata e zone senza neve. Il manto nevoso è in generale ben consolidato su molti pendii ripidi. Proseguono i processi di consunzione del manto nevoso anche per effetto delle precipitazioni che hanno interessato il settore. In Liguria, nel comprensorio montano di Monesi di Triora (IM), sono state registrate locali grandinate intorno ai 1300 mt di quota e nevicate al di sopra dei 1800 mt di altitudine con l’attività eolica che sta ridistrubuendo la neve fresca principalmente nei versanti esposti a nord; sul levante ligure, in Val Trebbia (GE), grandinate localizzate sono state segnalate intorno ai 700 mt di quota. La neve si presenta generalmente bagnata e pesante lungo tutto il profilo del manto, mentre in superficie è caratterizzata da croste non portanti. Molte aree montane della dorsale appenninica hanno una copertura nevosa scarsa, disomogenea e con versanti completamente privi di neve anche alle quote maggiori. Previste nelle prossime 24 ore ulteriori precipitazioni a quote medio-alte che, nel caso di apporti moderati di neve, potrebbero dar luogo a fenomeni valanghivi spontanei.

4 febbraio APP SETT

Settore Appennino settentrionale Tirrenico:

MANTO NEVOSO: Strati di neve bagnata e zone senza neve. Il manto nevoso è in generale ben consolidato su molti pendii ripidi. Proseguono i processi di consunzione del manto nevoso anche per effetto delle precipitazioni che hanno interessato il settore. In Liguria, nel comprensorio montano di Monesi di Triora (IM), sono state registrate locali grandinate intorno ai 1300 mt di quota e nevicate al di sopra dei 1800 mt di altitudine con l’attività eolica che sta ridistrubuendo la neve fresca principalmente nei versanti esposti a nord; sul levante ligure, in Val Trebbia (GE), grandinate localizzate sono state segnalate intorno ai 700 mt di quota. La neve si presenta generalmente bagnata e pesante lungo tutto il profilo del manto, mentre in superficie è caratterizzata da croste non portanti. Molte aree montane della dorsale appenninica hanno una copertura nevosa scarsa, disomogenea e con versanti completamente privi di neve anche alle quote maggiori. Previste nelle prossime 24 ore ulteriori precipitazioni a quote medio-alte che, nel caso di apporti moderati di neve, potrebbero dar luogo a fenomeni valanghivi spontanei.

4 febbraio APP SETT TIRR

Settore Appennino Umbro-Marchigiano:

MANTO NEVOSO: Strati superficiali di neve bagnata fino al suolo. Il manto nevoso è in generale moderatamente consolidato. In attesa di precipitazioni che investiranno il settore nel fine settimana con quota neve che si attesterà oltre 1400 – 1500 mt slm, attualmente il manto nevoso subisce una sostanziale riduzione a causa dei miti venti sud occidentali. Nei pendii da ripidi ad estremamente ripidi, dove i carichi sono consistenti, non si escludono distacchi spontanei di neve umida bagnata anche di medie dimensioni. Il distacco provocato invece sarà possibile soprattutto con forte sovraccarico.

4 febbraio APP UMBRO

Appennino Abruzzese e grandi massicci Appenninici:

MANTO NEVOSO: Croste da fusione e rigelo portanti e non portanti alternate a strati di neve a debole coesione su strati intermedi moderatamente consolidati. Il manto nevoso è in generale ben consolidato su molti pendii ripidi. Localmente il pericolo può aumentare in considerazione del rialzo termico ove sono presenti grossi accumuli e cornici.

4 febbraio APP ABRUZZ

Appennino Calabro-Lucano:

MANTO NEVOSO: Strati di neve umida-bagnata fino al suolo. Il manto nevoso è in generale moderatamente consolidato su tutti i pendii ripidi.

4 febbraio APP CALABRO