LA VIPERA DI ORSINI, INNOCUA, MA LA PIU’ MINACCIATA IN EUROPA
La Vipera di Orsini è una specie a distribuzione prevalentemente centro asiatica che in Italia è presente esclusivamente sui massicci montuosi più importanti dell’Appennino centrale.
Esemplare di vipera di Orsini. Foto di RICCARDO SORTINOIn particolare questa vipera è presente sui Monti Sibillini per l’Umbria e le Marche, sui Monti Reatini, Monti della Laga e Montagne della Duchessa per il Lazio e in Abruzzo sul gruppo montuoso del Velino, i Monti della Laga, i Monti del Gran Sasso d’Italia, Monte Feudo d’Ugni e Monte La Majelletta (Blockhaus), i Monti Marsicani e La Camosciara.
All’interno del territorio del Parco Nazionale della Majella è diffusa nell’area compresa tra la Montagna di Ugni, la Valle del Forcone e la zona della Majelletta-Blockhaus, dove frequenta le mughete più rade e praterie pietrose montane al di sopra dei 1500 m di quota, in particolare quelle caratterizzate da presenza di ginepri nani nei pressi dei quali la specie trova riparo da eventuali predatori ma anche copertura durante gli agguati alle sue prede.
A causa dell’indole docile e poco aggressiva, ma anche del debole veleno, utilizzato per paralizzare gli ortotteri di cui quasi esclusivamente si nutre, è considerata la vipera meno pericolosa d’Europa e risulta totalmente innocua per l’uomo. Di dimensioni minori rispetto alla vipera comune, generalmente non superiori ai cinquanta cm, si riconosce da questa specie anche per avere una testa stretta, fortemente triangolare nella apside, e per la caratteristica colorazione del dorso costituita da una striscia zigzagante marrone scuro bordata di nero.
La vipera di Orsini è docile e poco aggressiva. Foto di ALEKSANDER SIMOVICÈ ritenuta una delle specie di serpente più minacciate in Europa e per questo è stata inclusa nell’Allegato II della Direttiva habitat 92/43 CEE dove sono state incluse specie la cui conservazione ha richiesto l’individuazione di aree di conservazione speciale.
A tale proposito, il Parco Nazionale della Maiella ha avviato una campagna di educazione ambientale volta a contrastare la pratica dell’uccisione volontaria dei Rettili Ofidi (Serpenti). L’obiettivo principale è quello di sfatare miti e leggende, superstizioni e false credenze, migliorare la conoscenza di questi animali tanto importanti quanto utili sia agli ecosistemi naturali sia alle attività agricole affinché vengano maggiormente rispettati e tutelati.
Nel corso delle prossime settimane verranno presentate tutte le nove specie di serpenti che popolano il territorio del Parco con note descrittive per la loro identificazione e curiosità. Ricordiamo che il Parco ha di recente attivato il NUMERO VERDE 800771313 SOS Serpenti attivo per i 39 comuni del Parco.
La primavera è oltretutto il periodo del risveglio di molti animali, in particolare delle vipere. Tematica che da alcuni giorni abbiamo già cominciato ad approfondire.
Per sapere di più riguardo la vipera di orsini, puoi consultare le nostre rubriche o quelle del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, dove sono presenti degli approfondimenti riguardo la natura di questo particolare animale che vive nei confini delle nostre montagne appenniniche; e risulta come ampiamente spiegato all’interno del nostro articolo completamente innocuo nei confronti dell’essere umano.