Orso Bruno Marsicano, come fotografarlo in caso di incontro? Intervista a Gianpiero Cutolo

Orso Bruno Marsicano. In questi giorni nel web rimpallano numerosi video di Amarena con i suoi piccoli in Abruzzo, e molti fotografi professionisti e non stanno raggiungendo la regione da tutta Italia per immortalare questo momento naturalistico incredibile.

ORSO BRUNO MARSICANO, COME FOTOGRAFARLO IN CASO DI INCONTRO SENZA DISTURBARE L’ANIMALE

Gianpiero Cutolo è un professionista della fotografia naturalistica, da decenni con la sua attrezzatura in spalla si reca nelle località abruzzesi e non solo per immortalare incredibili scene naturalistiche.

Orso Bruno Marsicano, le immagini straordinarie di Gianpiero Cutolo

Orso Bruno Marsicano, l’immagine ritrae Amarena e i suoi due piccoli in Abruzzo. L’immagine scattata con un teleobiettivo da Gianpiero Cutolo

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di intervistarlo, soprattutto in merito agli avvistamenti dell’Orsa Amarena con i suoi cuccioli che lo stesso Cutolo ha immortalato in uno strabiliante video che vedete qui di seguito.

Questi grandi animali come tutte gli animali devono essere rispettati, essendo comunque dei predatori, e bisogna avere una particolare attenzione.

La fotografia può essere applicata, ma non certamente attraverso un telefonino che permette di avvicinarsi troppo all’animale e quindi di spaventarlo.

E’ vero che l’Orso Marsicano risulta più mansueto rispetto all’Orso Bruno Europeo, ma si tratta sempre di animali di notevoli dimensioni dotati di grandissima forza, di unghie rilevanti e di un morso importante.

ORSO BRUNO MARSICANO, DISTANZA DI ALMENO 300 METRI PER FOTOGRAFARLO

Continua Cutolo spiegandoci come bisogna fare per immortalare questi animali, mantenendosi in sicurezza e non disturbandoli.

Per immortalare i plantigradi in sicurezza e non disturbarli bisogna fotografarli da almeno 300 metri di distanza, se non oltre. E’ necessario essere muniti di uno strumento adeguato, che non sono dei piccoli obiettivi ma focali che vanno dal 400 al 600 con duplicatori inclusi.

POLEMICHE CONTRO I FOTOGRAFI NON REALI

Qualche giorno fa il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, con un post su Facebook ha invitato anche gli amatori a non fotografare l’animale e non mettere immagini di Amarena e i suoi piccoli nel web per non attirare i curiosi.

In molti tuttavia stanno etichettando chi fotografa i plantigradi, come gli artefici di una esposizione mediatica che può fare uccidere gli animali.

A tale proposito Cutolo ha risposto in questa maniera.

Le polemiche che si stanno facendo inerenti ai fotografi in questi giorni, nella maggior parte dei casi non sono veritiere.

Trattandosi quasi tutti di professionisti e animalisti del settore, e soprattutto di persone che praticano la fotografia naturalistica da decenni, c’è come prima prerogativa il rispetto per l’animale che quindi non verrà mai esposto a disturbi di ogni genere e tipo.

Soprattutto se parliamo di una mamma con i piccoli, la questione diviene ancora più evidente, con il primo obiettivo che rimane quello di salvaguardare l’orsa e i suoi piccini dallo stress, ma anche quella del fotografo stesso.

Ci sono alcuni casi di fotografi che non rispettano le regole della natura, ma nella maggior parte dei casi sono tutti molto rispettosi. Per questo motivo non possiamo dare un giudizio negativo su tutti quelli che scattano delle immagini animalistiche e naturalistiche.

SALVAGUARDARE L’ORSO CON LA PRESENZA DI CASSONETTI

Anche ai tempi di Juan Carrito una pioggia di critiche era giunta al Sindaco di Roccaraso, ma anche agli abitanti del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, che per immortalare Carrito lasciavano rimasugli di cibo nei pressi dei cassonetti dell’immondizia richiamando così i plantigradi.

A proposito Cutolo da una indicazione importante:

Piuttosto che pensare troppo alla attività fotografica bisognerebbe salvaguardare l’orso con la presenza di cassonetti. Il fatto che gli animali si avvicinano troppo ai paesi non dipende certamente dai fotografi.

L’animale non deve essere mai alimentato dai paesani e dai turisti. L’animale deve mantenersi a distanza. Nessuno ha bisogno della foto superba o eccezionale, ma immortaliamo quello che la natura ci regala.

Certamente dunque non bisogna dare la caccia fotografica all’ Orso Bruno Marsicano, ma da quanto riferisce anche Cutolo è possibile immortalare l’animale senza arrecargli fastidio alcuno.

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