Come sono le impronte di un orso? Questa è una tra le domande più frequenti che ci pongono i nostri lettori e alla quale proveremo a rispondere attraverso delle immagini scattate da Pietro Santucci.
COME SONO LE IMPRONTE DI UN ORSO? ECCO LE IMMAGINI DI PIETRO SANTUCCI SULLE NEVI DEL PARCO NAZIONALE DI ABRUZZO, LAZIO E MOLISE
In molti spesso si chiedono come sono le impronte di un orso e come riconoscerle. Nel Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise ma in generale nei nostri territori appenninici capita spesso di incrociare delle impronte che non riusciamo a riconoscere.
In alcuni casi riusciamo spesso a scambiarle, ad esempio quelle dei lupi con quelle dei cani, o addirittura con quelle degli orsi.
L’orso bruno marsicano tuttavia ha delle impronte che difficilmente sono confondibili, in quanto le sue zampe sono piuttosto corpose e massicce tanto da lasciare al suolo spesso le sue tracce.
La neve è uno di quei mezzi che ci può, ancora di più, aiutare a riconoscere le aree di passaggio dell’Orso bruno Marsicano.

Come sono le impronte di un orso? Ecco l’immagine piuttosto nitida scattata da Pietro Santucci in una delle sue uscite fotografiche all’interno del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise
Ricordiamo che l’Orso bruno Marsicano non ha nulla a che vedere con l’Orso Euroasiatico, tanto che i due esemplari sono differenti anche per dimensioni oltre che per caratteristiche e caratteri.
Il Parco d’Abruzzo nel corso degli anni dell’orso né ha fatto la sua forza, prima con Amarena e poi con Juan Carrito, purtroppo deceduto pochi mesi fa a causa di un incidente.
Capita spesso all’interno dei boschi, o anche dei prati di imbattersi in queste grandi impronte.
A tale proposito il Parco d’Abruzzo con un lungo articolo ha spiegato come riconoscere le impronte dell’Orso Bruno Marsicano.
Su fango e neve le sue impronte sono facili da riconoscere.
Un riferimento importante nelle orme è dato dalle cinque dita e le robuste unghie.
La zampa posteriore dell’orso può lasciare un’impronta molto simile a quella dell’uomo e la differenza principale è data dal fatto che il quinto dito dell’orso, quello esterno, è il dito più grande mentre nell’essere umano è esattamente il contrario.
La zampa anteriore inoltre non poggia completamente in terra e risulta più larga rispetto a quella posteriore.
Le misure delle impronte lasciate dagli orsi permettono anche di conoscere le dimensioni dell’orso e di fornire utili indicazioni sulla struttura di popolazione (ad esempio presenza di femmine con piccoli, sub-adulti ecc).
L’immagine che vedete in allegato è stata scattata dal fotografo naturalista e accompagnatore di media montagna, Pietro Santucci, nel corso di una delle sue uscite fotografiche.
Certamente è possibile nei boschi imbattersi in queste orme, ma c’è anche da specificare che non è nemmeno così scontato e semplice vederle.
L’orso bruno marsicano, eccetto che per Carrito, Giacomina e Amarena, non è molto solito mostrarsi all’essere umano, tanto che fino a qualche tempo fa veniva definito l’animale invisibile ma pur presente.
In sintesi alla domanda: Come sono le impronte di un orso? Sicuramente imponenti, riconoscibili per la forma delle unghie al suolo e soprattuto per certi versi sono più simili a quelle dell’essere umano.
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